Si è scatenata un'autentica bufera dopo il gesto compiuto dall'eurodeputato bulgaro del gruppo Ecr Angel Dzhambazki durante la seduta plenaria tenutasi al parlamento europeo. Poco prima che il collega Sandro Gozi, politico italiano già sottosegretario agli affari europei nel governo Renzi e nel governo Gentiloni, potesse tenere il suo discorso in merito allo stato di diritto in Polonia e Ungheria, Dzhambazki ha sollevato il braccio destro in avanti in quello che in molti hanno ritenuto un chiaro saluto nazista.
Nel corso del dibattito che si stava tenendo in plenaria, l'eurodeputato ha dichiarato che la discussione non riguardava affatto lo stato di diritto, bensì "l'odio per l'idea del concetto di nazione". Dzhambazki ha inoltre ribadito che non sarà mai d'accordo con un agenda che prevede l'arrivo "delle ong che cercano di distruggere l'Europa, trasformandola in qualcos'altro". Dopo aver ribadito la propria posizione ed augurato una lunga vita ad Orban, Fidesz, Kaczynski, alla Bulgaria e all'Europa delle nazioni, il politico ha abbandonato l'assemblea, facendo appunto il gesto che ha provocato furiose polemiche.
Le polemiche
Un comportamento, quello di Dzhambazki, che è stato ritenuto come una vera e propria offesa nei confronti della vicepresidente del parlamento europeo Pina Picierno, rappresentante del Partito democratico, che in quel momento presiedeva l'Aula. Immediata la reazione del mondo politico. Nel condannare il gesto, Pina Picierno ha fatto sapere di aver già chiesto di sanzionare l'europarlamentare per quanto fatto. "Il Parlamento europeo è un monumento vivo della democrazia contro la barbarie del nazifascismo", ha tuonato la vicepresidente.
Dura presa di posizione anche da parte dell delegazione Renaissance, di cui fa parte Sandro Gozi. "Dzhambazki ha insultato Gozi per aver difeso lo stato di diritto in Ue e ha lasciato l'emiciclo facendo uno scandaloso saluto nazista", ha dichiarato il gruppo europarlamentare. Condanna anche da parte del presidente di Italia Viva Ettore Rosato, che su Facebook ha definito il gesto di Dzhambazki come "vergognoso e inaccettabile", ed espresso solidarietà nei confronti di Gozi. Rosato ha inoltre auspicato provvedimenti seri e immediati. Anche il presidente del gruppo del Ppe, Manfred Weber, ha condannato il gesto, chiedendo una sanzione immediata.
Dzhambazki: "Sconvolto. Nessun saluto nazista"
In serata è poi arrivata una mail di chiarimento di Angel Dzhambazki, che si è definito sconvolto dalle accuse ricevute. Nel suo messaggio, inviato a tutti i colleghi, l'europarlamentare ha infatti affermato di non aver affatto voluto eseguire un saluto nazista. Il suo sarebbe stato un semplice gesto eseguito per scusarsi con la vicepresidente dopo essersi dilungato troppo nel suo intervento in Aula. "Sono rimasto scioccato nel vedere l'accusa del saluto nazista", ha dichiarato, come riportato dalle principali agenzie di stampa.
I toni, tuttavia, non si placano. La stessa presidente del parlamento europeo Roberta Metsola è stata categorica: "Un saluto fascista al Parlamento europeo è per me inaccettabile, sempre e ovunque.
Offende me e tutti gli altri in Europa. Noi siamo per il contrario. Siamo la Casa della democrazia. Quel gesto viene dal capitolo più oscuro della nostra storia e deve essere lasciato lì", ha dichiarato sulla propria pagina Twitter.Nella seduta che ho presieduto stasera l’eurodeputato bulgaro Dzhambazki ha esibito il saluto romano. Ho subito condannato l’accaduto e chiesto di sanzionare questo gesto ignobile e inaccettabile. @Europarl_EN è monumento vivo della democrazia contro la barbarie del nazifascismo
— Pina Picierno (@pinapic) February 16, 2022
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