Cari genitori della scuola di Brearley, la nostra famiglia ha preso la decisione di non reiscrivere nostra figlia per l'anno scolastico 2021-22 dopo sette anni di frequenza. Non crediamo più che l'amministrazione della scuola abbia a cuore il miglior interesse dei nostri figli. Di più: non abbiamo fiducia che nostra figlia vi riceverà la qualità di istruzione necessaria per farla diventare un'adulta dotata di pensiero critico, responsabile, illuminata e con senso civico. Vi scrivo per condividere tra genitori le nostre ragioni per lasciare la comunità di Brearley, ma anche per esortarvi ad agire prima che il danno recato alla scuola, alla sua comunità e alla stessa educazione dei vostri figli risulti irreparabile.
Affermo che l'ossessione razziale di Brearley deve finire. Dovrebbe essere più che chiaro a ogni genitore pensante che Brearley ha totalmente perso il lume. I suoi amministratori hanno mostrato una incredibile e vile mancanza di leadership nei confronti di una teppaglia anti intellettuale e illiberale, prima dandole ragione e poi consentendole di prendere il comando nella scuola. Contesto che si debba giudicare una persona dal colore della sua pelle e che si insegnino a mia figlia dei pregiudizi su quello degli altri ().
Contesto l'accusa di razzismo sistemico in questo Paese e in questa scuola. Il razzismo sistematico, propriamente inteso, vuol dire scuole e sale da pranzo segregate, l'internamento dei giapponesi e lo sterminio degli ebrei () Non abbiamo avuto un razzismo sistemico contro i neri fin dagli anni Sessanta e affermare il contrario è una palese falsificazione.
Contesto la definizione di razzismo sistemico, apparentemente sostenuta da Brearley, per cui ogni situazione educativa, professionale o sociale in cui i neri siano sottorappresentati sia automatica conseguenza di detto razzismo sistemico, o di suprematismo bianco o di oppressione ()
Contesto l'idea secondo cui i neri in questo Paese non possano avere successo senza l'aiuto del governo o dei bianchi. Brearley, così facendo, sostiene l'aberrante punto di vista che vuole i neri vittime in perpetuo, incapaci di successo in virtù del loro talento e duro lavoro. E così insegna precisamente la vera e precisa definizione di razzismo.
Contesto l'imposizione di corsi obbligatori di antirazzismo per genitori (), così semplicistici e mediocri da imbarazzare i bambini dell'asilo, oltre che risultare offensivi per gli adulti.
Contesto l'uso vacuo, inappropriato e fanatico che si fa a Brearley di parole come equità, diversità e inclusività. Se questi concetti le stessero a cuore, cesserebbe di favorire i più ricchi e di indottrinare allieve e genitori con un pensiero unico degno della Rivoluzione Culturale cinese. E smetterebbe di insegnare che il nostro Paese si divide tra vittime e oppressori.
Contesto il sostegno che Brearley concede a gruppi come Black Lives Matter, un'organizzazione marxista, ostile alla famiglia, eterofobica, anti-asiatica e antisemita che non rappresenta la maggioranza dei neri di questo Paese.
Contesto la censura ai corsi di Storia, Educazione Civica e Letteratura Classica su cui abbiamo studiato per generazioni () per espungerne un linguaggio potenzialmente offensivo per gente troppo sensibile ()
() Infine contesto che Brearley abbia cominciato a insegnare COSA pensare invece che COME, che usurpi il ruolo dei genitori nell'insegnare la moralità ai propri figli e ponga le basi per creare una società divisa tra razze. () Non sopravvivremo a un'altra generazione di studenti cui viene insegnato a odiare il proprio Paese e a disprezzare la sua Storia. Non è più il tempo di tacere.
Rispettosamente.
Andrew Gutmann
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