Dal meeting interreligioso promosso a Bologna dalla Comunità di Sant'Egidio, monsignor Gian Carlo Perego, ex direttore della Fondazione Migrantes e attuale arcivescovo di Ferrara, pronuncia parole molto dure riguardo alla politica del governo sui migranti. "Vogliono limitare il diritto di asilo e questa è una cosa vergognosa e scandalosa. Negare o anche limitare il diritto di asilo mina i fondamenti stessi della democrazia" ha detto il presule intervenendo al panel sui corridoi umanitari.
Il suo è un discorso che guarda ai migranti, ma ha anche un forte connotato politico. Per Perego, "i corridoi umanitari debbono favorire la libera circolazione delle persone che invece si vuole fermare, infliggendo sofferenze: sono storie che non dobbiamo dimenticare quando andremo a votare l'Europa". Un discorso denso di significati che apre ancora di più la frattura fra una parte della Chiesa e l'attuale governo Lega-Cinque Stelle. E non è un mistero che l'attuale arcivescovo di Ferrara sia uno dei più ferrei avversari delle limitazioni all'immigrazione.
Rincara la dosa anche Regina Catambrone, la donna maltese che, insieme al marito, ha creato l'Ong Moas.
"Se a casa tua c'è il fuoco e nessuno viene a salvarti, allora ti getti dalla terrazza, anche se lo sai che hai poche possibilità di salvarti", è questa la frase che ha ricordato la Catamborne e che le disse un profugo siriano. L'Ong della coppia oggi non può più operare nel Mediterraneo dopo la stretta imposta dal governo italiano e in particolare dal ministro dell'Interno Matteo Salvini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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