Migranti, Trenta: "Chi mette un figlio su un barcone non pensa a una crociera"

Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, interviene sul tema dei migranti nel giorno dell'adozione del Global Compact a Marrakech: “Le migrazioni? Sono sempre esistite. Chi mette il proprio figlio su un barcone non lo fa perché pensa di andare in crociera"

Migranti, Trenta: "Chi mette un figlio su un barcone non pensa a una crociera"

“Se una madre e un padre mettono il proprio figlio su un barcone sapendo che potrà morire non lo fanno perché pensano di andare in crociera, ma perché cercano una vita migliore”. Ad intervenire sul tema dell’immigrazione, nel giorno della ratifica del Global Compact a Marrakech, è il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, che oggi, nella sede del Comando Brigata Bersaglieri Garibaldi, a Caserta, ha incontrato circa trecento studenti delle scuole superiori della zona.

"Le migrazioni sono sempre esistite. La storia italiana è fatta di migrazioni. Per anni non è stato governato il fenomeno e oggi occorre capire le reali cause delle migrazioni, intervenendo a livello internazionale", ha sottolineato il ministro rispondendo alle domande dei liceali, intervenuti all’incontro, che fa parte di un ciclo di conferenze organizzato dal dicastero di via Venti Settembre.

"Nessuno vuole lasciare il suo Paese, nessuno vuole lasciare la sua cultura”, ha poi aggiunto il ministro, precisando che “la gente oggi fugge da guerre e carestie” e invitando “la comunità internazionale” ad “agire affinché chi fugge possa un giorno vivere serenamente nel proprio Paese".

Un approccio, quello del ministro della Difesa, che sembra in linea con le dichiarazioni fatte oggi a Marrakech dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, che ha difeso il Global Compact definendolo una "pietra miliare verso l'adozione di un approccio multilaterale al fenomeno migratorio” e ha descritto le migrazioni come “un fenomeno normale” e, quando legali, "positivo".

Il governo italiano ha però disertato l’appuntamento di oggi nella città marocchina, rinviando alle Camere la decisione di sottoscrivere o meno il patto sui migranti voluto dalle Nazioni Unite.

Una decisione, questa, che dovrebbe arrivare poco prima di Natale. Tra gli assenti a Marrakech anche i rappresentanti di Stati Uniti, Australia, Austria, Repubblica Ceca, Repubblica Dominicana, Ungheria, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Bulgaria, Estonia, Israele, Slovenia e Svizzera.

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