Dopo i fatti, gravissimi, dell'ultimo dell'anno, a Milano non accenna ad abbassarsi la curva di violenza e paura che - soprattutto dopo una certa ora, quando il livello del tasso alcolico inevitabilmente si alza - fa della città un posto sempre più pericoloso. Anche quella tra sabato e domenica è stata infatti l'ennesima notte di un fine settimana da dimenticare. Con sei ragazzi aggrediti e feriti in meno di due ore e altri due assaliti e rapinati sotto la minaccia di un taser. Tutti casi accaduti in pieno centro, tra Brera, la zona di Garibaldi e i grattacieli dello skyline di Porta Nuova. Episodi che, privi di trame e doppi fondi perché non collegati tra loro, risultano proprio per questo però molto più preoccupanti.
Andando per ordine cronologico, quindi di orario, la nottata «di fuoco» inizia in via Broletto, tra Brera e piazza Cordusio e coinvolge due ragazzini di 14 e 15 anni che passeggiano tranquilli poco dopo le 2.30. All'improvviso si trovano accerchiati da sette-otto giovani, uno dei quali, li minaccia puntando contro di loro un taser. In preda al terrore i due consegnano un paio di scarpe e una cassa bluetooth. Un equipaggio della polizia, poco dopo, blocca i responsabili della rapina, rimasti in zona: un tunisino di 16 anni, un italiano 17enne e due marocchini di 18 anni.
La prima ambulanza della notte, invece, interviene alle 3.25 in piazza Gae Aulenti, davanti al complesso del Bosco Verticale, per la prima importante rissa della serata, anche se all'arrivo dei soccorsi sul posto non c'è praticamente più nessuno. Il personale sanitario trova infatti prima un 18enne che, ferito di striscio da una coltellata a un braccio, viene poi trasportato in codice verde al Fatebenefratelli. A pochi passi da lui, sulla scalinata all'angolo con via Fratelli Castiglioni, c'è un altro ragazzo italiano, stavolta ventenne. È stato ferito da una coltellata che lo ha colpito a una coscia e perde molto sangue, così viene portato in ambulanza in codice rosso al pronto soccorso del Niguarda: le sue condizioni fortunatamente migliorano con il passare delle ore. «Gli aggressori li conosciamo - racconterà più tardi ai carabinieri -. Sono specie di rivali, ci stavamo prendendo in giro a vicenda, poi la cosa è degenerata, ci hanno coinvolto in una rissa» ha spiegato il ragazzo ai militari dell'Arma.
Sei minuti dopo un'altra chiamata raggiunge il 112, da via Alessio di Tocqueville, una traversa di corso Como, da sempre cuore della movida meneghina. I medici, insieme ai militari di «Strade sicure» che presidiano il territorio, soccorrono un 21enne aggredito, poi ricoverato al Fatebenefratelli. Alle 3.55 sirene e soccorsi giungono proprio in corso Como, per un'altra aggressione. Ad avere la peggio stavolta è un ragazzo di 26 anni, poi trasportato in codice giallo al pronto soccorso del Policlinico.
Il secondo grosso raid della nottata è delle 4.40 e accade ancora una volta in corso Como. È lì che un 19enne, anche lui italiano, viene ferito da una coltellata al braccio. Viene trasportato al pronto soccorso del Policlinico, ma fortunatamente le sue condizioni non destano preoccupazione. La dinamica di quanto è accaduto è molto simile ai fatti successi poco più di un'ora prima sulla scalinata di Gae Aulenti: una lite tra due gruppetti di ragazzi e l'aggressore - indicato ai carabinieri come un nordafricano - che tira fuori il coltello. Anche su questo episodio l'Arma sta raccogliendo testimonianze.
Alle 5.
30, infine, cinque ragazzini italiani che si trovano in viale Pasubio (sempre in zona corso Como) raccontano ai carabinieri di essere stati avvicinati da dieci giovani - tutti nordafricani, alcuni con un coltello in mano - che hanno preteso due cellulari e circa 100 euro in contanti. I rapinatori che, prima di andare via, accoltellano al gluteo un 15enne poi ricoverato in codice giallo al San Raffaele.
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