Milano, fiducia e paura. Prime iniezioni in auto e 33mila cancellazioni

Debutta il "drive through" per vaccinare in macchina. Appuntamenti annullati dopo lo stop ad Astrazeneca

Milano, fiducia e paura. Prime iniezioni in auto e 33mila cancellazioni

L'organizzazione per le vaccinazioni di massa in Lombardia prosegue a passo di marcia. Nel parcheggio del Parco di Trenno l'Esercito ha inaugurato il primo drive through d'Italia trasformato in presidio vaccinale: un'area di 2mila metri quadrati dove fino a ieri i militari potevano solo effettuare tamponi, ma ora grazie all'accordo con gli enti territoriali potranno vaccinare 600 persone al giorno, con la possibilità di arrivare fino a 2mila nelle prossime settimane, non appena sarà revocato il blocco su AstraZeneca o arriveranno le dosi di Johnson and Johnson. Nel frattempo proseguono le operazioni già in essere sui tamponi.

Al momento infatti nel parcheggio, che nel complesso si estende su 20mila metri quadrati, sono state convertite 2 linee su 8, ma se Regione e le aziende sanitarie territoriali lo richiederanno i militari sono pronti a convertirle tutte portando a 2mila il numero di vaccini che si possono somministrare. Se poi si trovassero le risorse umane e le scorte di farmaci necessarie, il presidio di Trenno potrebbe essere ulteriormente ampliato e tenuto aperto 24 ore su 24, perché al momento la giornata parte alle 8 e si chiude alle 17.30. Ma se l'operazione di conversione in centro vaccinale del presidio di Trenno rallenta, nel frattempo prosegue a pieno ritmo l'attività dell'Esercito sul territorio milanese: ogni giorno si somministrano dosi di Pfizer a 1300 persone. E con ritmi da militari: se negli ospedali civili in media si impiegano dieci minuti per l'operazione, a Baggio ne bastano tre e mezzo.

All'inaugurazione di Trenno era presente Lorenzo Guerini, ministro della Difesa: «Sono qui per dovere morale e personale. Sono figlio di questa terra e so cosa significa la pandemia per le nostre comunità. La mia presenza oggi è anche per testimoniare l'impegno delle nostre Forze Armate in uno dei punti in cui stiamo svolgendo il nostro lavoro. Sono 138 i Drive Through allestiti dalla Difesa su tutto il territorio nazionale per dare impulso al tracciamento in tutto il Paese, di cui 28 in Lombardia. È un esempio dell'evoluzione delle attività dei Drive Through, dove al tracciamento si affiancheranno dei poli vaccinali come qui a Milano. L'obiettivo è di utilizzare le nostre risorse in collaborazione con i sanitari per somministrare i vaccini».

Per ora invece Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare lombardo, ha dovuto prendere atto della decisione dell'Agenzia italiana del farmaco: «In ottemperanza alle indicazioni dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), ho dato disposizione al direttore generale dell'assessorato regionale al Welfare di sospendere, con assoluta tempestività, la somministrazione del vaccino anti-covid AstraZeneca su tutto il territorio regionale in attesa di ulteriori determinazioni da parte degli organi competenti». Uno stop che causerà la cancellazione di 33.500 prenotazioni in programma dalle 18 di ieri fino al 18 marzo compreso: Aria sta infatti provvedendo ad annullare gli appuntamenti.

Un brutto stop per la campagna vaccinale lombarda. E proprio mentre la politica poteva festeggiare un bell'esempio di collaborazione tra istituzioni: «La nostra battaglia per sconfiggere il virus passa anche da qui: Esercito Italiano, Regione Lombardia, Protezione Civile e l'ASST Santi Paolo e Carlo di Milano in questi mesi hanno dato esempio di collaborazione ed efficienza aveva dichiarato durante l'inaugurazione a Trenno Attilio Fontana -. È fondamentale accelerare la campagna.

È fondamentale che arrivino più vaccini, tra cui anche i Johnson and Johnson che, essendo monodose, consentiranno di vaccinare più velocemente molte più persone».

Ma la macchina vaccinale dovrebbe riaccendersi presto perché anche dall'Organizzazione mondiale della sanità arriva l'invito a continuare a somministrare AstraZeneca.

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