Il ministero sta con Faraone: "Le autogestioni a scuola? ​Sì al protagonisti dei ragazzi"

Dopo l'elogio delle occupazioni, il ministero risponde a un'interrogazione e spiega: "Il protagonismo degli studenti deve essere rispettato e promosso"

Il ministero sta con Faraone: "Le autogestioni a scuola? ​Sì al protagonisti dei ragazzi"

"Il protagonismo degli studenti deve essere rispettato e promosso e in tal senso la scuola è chiamata a costruire contesti in cui la capacità di discutere e di creare le basi per un confronto venga sperimentata ed esercitata in concreto, nel rispetto delle regole democratiche e delle persone". È quanto afferma il ministero dell’istruzione nella risposta all’interrogazione di Antonio Palimeri (Fi) che chiedeva se le affermazioni del sottosegretario Davide Faraone su occupazioni e autogestioni fossero "conformi" alla linea politica del Ministero.

Che ha sottolineato in premessa che le affermazioni di Faraone "riferiscono una esperienza personale che, in quanto tale, non dovrebbe essere sottoposta a giudizio" e che le occupazioni "sono comunque illegali".

Le affermazioni rilasciate, nel loro insieme, secondo le intenzioni dal sottosegretario - si legge nella risposta del Ministero - intendevano principalmente sollevare, in sostanza, una questione fondamentale: gli studenti sono persone in grado di pensare, proporre, scegliere e organizzare iniziative, come dimostrano le esperienze positive di molte scuole che hanno realizzato autogestioni e cogestioni.

Palmieri, nella replica, si è dichiarato "parzialmente soddisfatto", evidenziando due aspetti critici.

È vero che i ragazzi "sono in grado di pensare", ma data la loro esperienza limitata possono "essere prede della cultura main stream" ed essere strumentalizzati; in secondo luogo hanno bisogno di educatori adulti, che sappiano confrontarsi con loro "con benevolenza".

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