Missili e melina, la Russia allontana la pace

Dopo la strage Mosca frena: "Molto da chiarire". E Macron attacca

Missili e melina, la Russia allontana la pace
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Dopo che Donald Trump ha di fatto costretto, non senza inciampi, i due contendenti a giocare a carte scoperte, ecco diventare chiaro a tutti chi tra Russia e Ucraina vuole davvero arrivare alla fine del conflitto. Se Kiev ha scelto il dialogo, arrivando anche a svendere agli Usa le sue risorse minerarie pur di arrivare a un risultato, Mosca continua nella sua strategia che allontana la pace. Attacchi in serie sull'Ucraina, anche su obiettivi civili come per la strage dell'altro giorni a Kryvyi Rih e parole che nulla hanno a che vedere con un qualsiasi accordo di cessate il fuoco, figurarsi di pace. «Ci sono diverse questioni da chiarire prima che si possa arrivare a una tregua in Ucraina», dice il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, causando una dura reprimenda di Francia e Germania con Emmanuel Macron che attacca frontalmente Mosca accusandola di fingere di volere un accordo.

Quanto dice Peskov va proprio in quella direzione. «La soluzione della questione Ucraina «deve tutelare gli interessi della Russia» (già detto e ripetuto milioni di volte), per poi aggiungere che «pur aderendo all'idea che è necessario un rapido cessate il fuoco», inserisce un nuovo elemento di conflitto che fa il paio con l'inesistente denazificazione proclamata da Putin: «L'impossibilità per il regime ucraino di controllare le azioni di una serie di unità estremiste e nazionaliste che semplicemente non obbediscono a Kiev». Le parole di Peskov sfociano poi nel surreale, quando il portavoce del Cremlino arriva a dire che «i nostri militari colpiscono esclusivamente obiettivi militari, non colpiscono strutture civili», proprio all'indomani della strage in cui un missile di Mosca sparato contro un parco giochi ha ucciso 20 civili tra cui nove minorenni. Una strage, l'ennesima, che ha indignato il mondo e per cui l'Ucraina ha ufficialmente avviato la procedura per richiedere una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. «Si tratta del numero più alto di bambini uccisi in un singolo attacco dal 2022», ha denunciato il ministero degli Interni di Kiev.

Il presidente francese Macron, ha sposato ancora una volta la causa ucraina: «È urgente che la Russia ponga fine alle finzioni e alle tattiche dilatorie e accetti il cessate il fuoco senza condizioni, che è stata la proposta del presidente Trump, proposta accettata dal presidente Zelensky a Gedda», ha detto Macron denunciando invece come la Russia «aumenta i bombardamenti contro i civili, con nuove perdite tragiche».

Stessa posizione presa anche da Berlino, con il governo che accusa come ci sia «poca voglia di pace da parte della Russia e al momento sembra esserci poco di concreto», invitando però a continuare il dialogo tra le parti. Anche se ormai, sembra davvero evidente a tutti, chi voglia percorrere la strada del dialogo per arrivare alla pace e chi invece no.

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