Mottarone, la Procura chiede il rinvio a giudizio di cinque persone

Rinvio a giudizio per cinque persone, che devono rispondere a vario titolo di attentato alla sicurezza dei trasporti, disastro colposo, omicidio colposo, lesioni colpose

Mottarone, la Procura chiede il rinvio a giudizio di cinque persone
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Per un'indagine che muove i primi passi per accertare cause e responsabilità della tragedia della funivia del Monte Faito, precipitata lo scorso giovedì in provincia di Napoli, un'altra per una vicenda analoga, quella del Mottarone, avvenuta nel maggio del 2021, si è appena conclusa e sta per approdare in un'aula di Tribunale.

La Procura di Verbania ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio per cinque persone, che devono rispondere a vario titolo di attentato alla sicurezza dei trasporti, disastro colposo, omicidio colposo, lesioni colpose. Quando precipitò la cabina della funivia che collega la città di Stresa con il monte Mottarone, sulla sponda piemontese del lago Maggiore, morirono 14 persone. Unico superstite fu il piccolo Eitan, che all'epoca aveva 5 anni.

Le richieste riguardano Luigi Nerini, titolare della Ferrovie del Mottarone, la società che gestiva l'impianto, Enrico Perocchio, direttore d'esercizio, Gabriele Tadini capo servizio e due manager della Leitner, la società altoatesina incaricata della manutenzione della funivia, Martin Leitner e Peter Rabanser. Tadini e Perocchio sono accusati anche di falso. Poco più di un mese fa c'era stato l'avviso di chiusura bis delle indagini notificato agli avvocati degli indagati, dopo che la Procura di Verbania aveva riformulato i capi d'imputazione, su sollecitazione del gup che in udienza preliminare aveva restituito il fascicolo. La Procura ha dovuto riaprire le indagini, di fatto ricominciando ad indagare.

Inizialmente i magistrati avevano chiesto il rinvio a giudizio di sette persone, poi dall'impianto accusatorio sono stati eliminati i riferimenti alla normativa sulla sicurezza sul lavoro, facendo decadere i profili di illecito amministrativo per le due società inizialmente coinvolte nell'inchiesta, la Leitner e le Ferrovie del Mottarone. La nuova richiesta ha visto ridotto il numero dei manager di Leitner ritenuti dalla Procura corresponsabili del disastro. Esce di scena il presidente del Consiglio di gestione Anton Seebeer.

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