Muore un agente di 32 anni. Cordone umano dei colleghi

Le pattuglie erano impegnate in due servizi diversi. Amar Kudin, il poliziotto croato amante del rugby

Muore un agente di 32 anni. Cordone umano dei colleghi
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Una lunga fila di agenti schierati in silenzio davanti alle carcasse delle due volanti che si sono scontrate uccidendo un loro collega e ferendone altri tre, oltre a uomo fermato poco prima. Uno accanto all'altro, gli uomini in divisa hanno assistito alle operazioni di soccorso, sconvolti per il tragico incidente che lunedì all'alba ha coinvolto due auto della polizia. Si sono scontrate nel quartiere Torrevecchia, alla periferia della capitale: una stava rientrando in commissariato per il fotosegnalamento di un cittadino georgiano notato poco prima mentre tentava un furto con arnesi da scasso, l'altra era stata chiamata per un intervento e correva a sirene spiegate per sedare una rissa in zona.

Non è ancora chiara la dinamica dello schianto avvenuto intorno alle ore 5 del mattino in via dell'Acquedotto del Peschiera, all'incrocio con viale dei Monfortani. L'impatto è stato violentissimo ed entrambe le auto sono volate per una quindicina di metri, ribaltandosi e andandosi a fermare contro un muro, con sopra una recinzione, che delimita un parcheggio. Le due volanti si sono trasformate in un groviglio di lamiere. Un poliziotto di 32 anni, Amar Kudin, trasferito da poco nel distretto di Primavalle, è morto sul colpo, mentre la collega al volante, 25 anni, è ricoverata in terapia intensiva con un trauma epatico, non in pericolo di vita. Sono gravi anche le condizioni del fermato che era con loro, seduto sul sedile posteriore, e degli altri due agenti, di 25 e 27 anni, a bordo dell'altra volante. Il capo equipaggio invece non ce l'ha fatta, sono stati inutili tutti i tentativi di rianimarlo sul posto. Amar era nato in Croazia, ma era arrivato in Italia da piccolissimo. Da Treviso, dove era cresciuto con la passione del rugby, era arrivato a Roma, alle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della polizia. Era stato anche nel giro della Nazionale, vestendo la maglia dell'Under 20. Era un tallonatore, lo stesso ruolo in cui giocava al Civitavecchia, la squadra di serie A dove era passato ad agosto. Domenica, poche ore prima di morire, era sceso in campo per la sua ultima partita, contro il Livorno. Il lavoro era l'altra sua passione. In estate era passato ai servizi operativi e aveva deciso di restare a Primavalle, il commissariato poco distante dal luogo dell'incidente, dove prestava servizio nel quarto turno volanti. Accanto ai rottami delle due auto ieri mattina si sono precipitati, insieme ai colleghi di lavoro, anche i parenti del 32enne deceduto e dei feriti, e ci sono stati momenti di grande commozione.

Messaggi di cordoglio sono stati inviati dalle istituzioni e dal mondo del rugby. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo cordoglio alla famiglia della vittima e al capo della polizia, prefetto Vittorio Pisani, che ieri ha fatto visita al reparto volanti della Questura e al commissariato Primavalle per manifestare la propria vicinanza ai colleghi del poliziotto morto.

Anche la premier Giorgia Meloni ha manifestato la sua vicinanza con un messaggio su X, inviando gli auguri di pronta guarigione ai feriti. In memoria di Amar il presidente della Federugby Andrea Duodo ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi d'Italia nel fine settimana.

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