Musumeci non ci sta e tuona. "Non siamo una colonia". Il Viminale manda l'esercito

"Pretendo rispetto per la Sicilia. Non può essere trattata come colonia. Abbiamo dato disponibilità e chiediamo reciprocità, ma vediamo che nella gestione del fenomeno migratorio c'è troppa improvvisazione e superficialità"

Musumeci non ci sta e tuona. "Non siamo una colonia". Il Viminale manda l'esercito

«Pretendo rispetto per la Sicilia. Non può essere trattata come colonia. Abbiamo dato disponibilità e chiediamo reciprocità, ma vediamo che nella gestione del fenomeno migratorio c'è troppa improvvisazione e superficialità».

Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci si sfoga sulla sua pagina Facebook, sottolineando la gravità di quanto sta accadendo con la fuga in massa di migranti dalle strutture che li ospitano. Rivolgendosi ai cittadini scrive: «Avrete già letto dei 100 migranti scappati a Caltanissetta. Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall'hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilità delle forze dell'ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati. È semplicemente sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che tutto va bene».

Ieri Musumeci ha avuto un colloquio telefonico con il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, a cui ha «manifestato tutte le sue preoccupazioni per la situazione in atto dovuta alla pressione migratoria che grava sull'isola». È lo stesso Viminale a renderlo noto. E la soluzione che ha trovato il numero uno del Viminale qual è? I trasferimenti di migranti dalle zone più colpite dallo tsunami degli sbarchi incontrastati, ovvero Lampedusa e Porto Empedocle, verso altre città. «Nell'hotspot di Lampedusa e nell'hub di Porto Empedocle fa sapere il Viminale - sono stati intensificati i trasferimenti dei migranti verso altre strutture e, entro la giornata di domani (oggi, ndr), verrà completato lo spostamento di circa 520 migranti». Ma, viene da chiedersi, ci siete o ci fate? Non è che spostando i migranti, il problema è risolto. Bisogna darsi da fare per scongiurare gli sbarchi, per regolamentare il fenomeno migratorio. Bisogna evitare che chi non ha diritto a restare in Italia ci metta piede, come ad esempio i tantissimi tunisini che stanno invadendo Lampedusa e che numerosi stanno scappando dalle strutture di accoglienza. Come ha detto il presidente Musumeci giorni fa: «Non si tratta solo di una emergenza sanitaria, per la quale la Regione siciliana sta facendo di tutto per assicurare la sicurezza dei cittadini siciliani e di chiunque arriva nell'isola.

C'è una emergenza politica senza precedenti: perché a parità di condizioni climatiche rispetto allo scorso anno gli arrivi aumentano in modo così sensibile?». E ha parlato di un possibile nuovo business dell'accoglienza «che magari diventerà il business della quarantena».

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