Tre rom contro il Comune di Firenze. Una causa giudiziaria pagata dal magnate George Soros che, grazie a due associazioni a lui collegate, ha deciso di scendere in campo contro l'allora vicesindaco Dario Nardella, oggi primo cittadino al posto di Matteo Renzi, e l'ex comandante dei vigili urbani Antonella Manzione, oggi promossa a Palazzo Chigi. L'accusa è di aver violato la privacy degli accattoni compilando un database con i nominativi dei mendicanti che vivono nel capoluogo toscano. La lista, come scrive Repubblica, riporta "dati personali, foto, luoghi di pernottamento, motivi dell'accattonaggio, verbali ricevuti, entità degli introiti, eventuali disabilità".
I tre mendicanti rom hanno potuto far causa a Palazzo Vecchio grazie all'intervento della European Roma Rights Center e della Open Society Foundations, due associazioni finanziate dal ricchissimo George Soros. Dal momento che il Comune di Firenze non ha mai risposto agli avvocati dei tre rom, è sceso in campo il Garante per la Privacy dando a Nardella fino tempo al 15 gennaio per chiarire i termini del database. "L'accattonaggio è considerato soprattutto un problema sociale, e invece è anche giuridico - ha spiegato uno degli avvocati dei rom, Alessandro Simoni, a Repubblica - spesso, infatti, anche in città non 'leghiste' gli strumenti utilizzati dai Comuni per limitare il fenomeno sono scorretti".
In realtà, il database di Palazzo Vecchio non è affatto illegale. In base al regolamento approvato nel 2008, Palazzo Vecchio invita i vigili a sanzionare "i comportamenti e atteggiamenti fastidiosi e pericolosi per gli altri".
Ma per i legali di Soros ne sono il termine "fastidioso" potrebbe prestarsi a "eccessiva discrezionalità amministrativa" e a "discriminazione indiretta verso gruppi sociali ed etnici già socialmente stigmatizzati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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