È stallo per il richiamo eterologo destinato agli under 60. Alcune Regioni sono apertamente ostili a questo cambio di direzione, altre semplicemente hanno bisogno di tempo per riorganizzarsi. Ieri le persone con meno di 60 anni che avevano l'appuntamento per il richiamo con AstraZeneca in molti casi si sono viste rimandare l'appuntamento a data da destinarsi perché al momento non tutti gli hub hanno possibilità di sostituire AstraZeneca con un vaccino mRna.
È successo ad esempio presso il centro vaccinale dell'ospedale di Circolo di Varese, dove molti insegnanti avevano appuntamento per la seconda iniezione del vaccino di Oxford. Sono stati rimandati indietro senza un nuovo appuntamento e senza che fosse registrato l'annullamento.
Ma in tutta la Lombardia anche oggi i richiami con vaccino diverso per gli under 60 restano sospesi. Non perché la Regione non voglia seguire le indicazioni perentorie del ministero ma perché di fatto occorre riprogrammare tutti gli appuntamenti per quella fascia d'età anche in base alla disponibilità delle dosi. La Regione si è attivata per avvisare chi aveva appuntamento proprio in questi giorni ma molti si sono recati nei centri vaccinali soltanto per ritornare indietro senza neanche la conferma di un nuovo appuntamento. Soltanto in Lombardia ci sono quasi 200mila persone under 60 prenotate per richiamo con AstraZeneca.
Si ribella alle nuove indicazioni il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. In un post su Facebook De Luca chiede di semplificare perché, sostiene «il livello di confusione esistente rischia di pregiudicare lo stesso prosieguo della campagna vaccinale».
Dunque al momento da oggi la Campania bloccherà del tutto i vaccini a vettore virale. «Non somministreremo più dosi di vaccino a vettori virali, a nessuna fascia di età - annuncia il governatore - Prosegue la vaccinazione di massa con vaccini Pfizer e Moderna». De Luca precisa che chi ha fatto la prima dose di AstraZeneca sopra i 60 anni «può completare il ciclo con una seconda dose Astrazeneca» ma «per i soggetti sotto i 60 anni (tranne che per chi è alla dodicesima settimana) non si procede alla somministrazione di vaccini diversi dalla prima dose, sulla base di preoccupazioni scientifiche che invieremo al governo, e rispetto alle quali sollecitiamo risposte di merito, in mancanza delle quali, manterremo la nostra linea di rifiuto del mix vaccinale».
Anche la Toscana va in stallo per problemi organizzativi. Oggi è prevista una riunione per rivedere la programmazione.
La Toscana ritiene che «la funzione di modifica per l'anticipo della data di somministrazione della seconda dose potrà essere riattivata all'inizio della prossima settimana, dopo le necessarie verifiche tecniche imposte dalla nuova circolare e compatibilmente con la disponibilità di dosi dei vaccini mRna negli intervalli temporali interessati». Insomma è caos.
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