Alla fine ha vinto il Sì (che vale quanto un No): per la maggioranza degli iscritti al M5S che oggi hanno votato su Rousseau Matteo Salvini ha agito per tutelare l'interesse nazionale nel bloccare i migranti sulla nave Diciotti al largo di Catania e per questo non deve andare a processo.
Tra rallentamenti e quesito "invertito", sono stati poco più di 52mila i votanti (esattamente 52.417, circa la metà degli iscritti) sulla piattaforma gestita dalla Casaleggio e Associati. E i "Sì" hano prevalso on 30.948 voti (il 59,05%), mentre i "No" sono stati 21469 (il 40,95%). Con questo risultato l'indicazione è quindi quella di negare l'autorizzazione a procedere per Salvini.
Ed è stato un voto "storico" per il movimento. Non solo perché - a discapito dell'impronta "manettara" che lo contraddistingue" - per la prima volta "salva" dal processo un politico. Ma anche perché gli oltre 52mila votanti, seppur molto pochi rispetto alla platea dei cittadini e degli elettori 5S, rappresentano "un record" per la piattaforma. "Fino a oggi il primo gradino del podio era occupato dal voto sulle Quirinarie del gennaio 2015, quando votarono 51.677 iscritti", sottolineano dal Blog delle Stelle.
"Far votare i cittadini fa parte del nostro Dna, lo abbiamo sempre fatto come accaduto per il contratto di governo, per la scelta dei nostri parlamentari o per i programmi", ha esultato Luigi Di Maio, "L'altissimo numero di votanti dimostra anche questa volta che Rousseau funziona e si conferma il nostro strumento di partecipazione diretta. Sono orgoglioso di far parte dell'unica forza politica che interpella i propri iscritti, chiamandoli ad esprimersi. Presto ci saranno votazioni anche sulla nuova organizzazione del MoVimento 5 Stelle".
"Li ringrazio per la fiducia, poi non sono qua a stappare spumante, né mi sarei depresso se fosse stato il contrario", ha quindi ringraziato Matteo Salvini da Sassari, "Ero tranquillo prima e sarò tranquillo domani. Se uno ha la coscienza a posto, come l'ho io non vive con l'ansia. Stiamo governando insieme, stiamo lavorando bene. Le politiche di contrasto all'immigrazione clandestina le abbiamo scelte insieme e quindi sono contento che anche i loro sostenitori lo abbiano riconosciuto.
In democrazia il popolo è sovrano e ogni risultato va accettato per quello che è. Andrò comunque in Parlamento per spiegare perché l'ho fatto e perché lo rifarei e poi il Parlamento decida se l'ho fatto per l'interesse nazionale o perchè avevo tempo da perdere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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