Un miliardo di abitanti in più in soli 11 anni, con l'India destinata a diventare il Paese più popolato del mondo a scapito della Cina. Nonostante la crisi della natalità che colpisce la maggior parte dei Paesi più sviluppati, e due anni di pandemia, entro novembre la popolazione della Terra raggiungerà quota otto miliardi di individui. Saranno i 46 Stati meno sviluppati quelli che registreranno la crescita più rapida, al punto che molti raddoppieranno la loro popolazione tra il 2022 e il 2050. La previsione è contenuta nel report World population prospects 2022, pubblicato ieri dal dipartimento per gli Affari economici e sociali delle Nazioni unite (Undesa) in occasione della Giornata mondiale della popolazione.
Il documento spiega che gli abitanti del pianeta sono destinati a crescere progressivamente, seppure al ritmo più lento dal secondo dopoguerra, per arrivare a circa 8,5 miliardi nel 2030 e 9,7 miliardi nel 2050, e raggiungere il picco di circa 10,4 miliardi durante il decennio che inizierà nel 2080, restando a quel livello fino al 2100. Il rapporto aggiunge che più della metà del previsto aumento della popolazione fino al 2050 sarà concentrato in soli otto Paesi - India, Repubblica democratica del Congo, Egitto, Etiopia, Nigeria, Pakistan, Filippine e Tanzania mentre gli abitanti di Australia, Nuova Zelanda, Africa settentrionale, Asia occidentale e Oceania aumenteranno più lentamente, ma comunque progressivamente, fino alla fine del secolo. E' inoltre probabile che l'Asia orientale e sudorientale, l'Asia centrale e meridionale, l'America latina e i Caraibi, nonché l'Europa e l'America settentrionale, raggiungano il picco della loro popolazione e assistano al declino prima del 2100. Le Nazioni unite mettono anche in luce che l'India è fra i dieci Paesi del mondo nei quali il deflusso dei migranti ha superato il milione nel periodo compreso fra il 2010 e il 2021, soprattutto per effetto dei movimenti temporanei di manodopera. È stato invece il Pakistan a registrare il primato relativo a questo fenomeno con meno 16,5 milioni di cittadini, mentre nazioni come Siria, Venezuela e Myanmar hanno segnalato il deflusso di migranti a causa dell'insicurezza e dei conflitti per le assediano. Quanto all'aspettativa di vita globale alla nascita, questa voce è scesa a 71 anni nel 2021, in calo rispetto ai 72,8 del 2019, principalmente a causa dell'impatto della pandemia di Covid.
Lo stesso studio spiega che l'India sta per superare la Cina in termini di popolazione, per diventare entro il 2023 il più abitato del pianeta. Oggi gli indiani sono un miliardo 412 milioni, mentre i cinesi sono un miliardo 426 milioni Entro la metà del secolo il primo Paese raggiungerà quota un miliardo 668 milioni di persone, mentre il secondo dovrebbe scendere a un miliardo 317 milioni intorno al 2050. «Raggiungere una popolazione mondiale di otto miliardi è un traguardo numerico, ma la nostra attenzione deve essere sempre rivolta alle persone. Otto miliardi di persone significano otto miliardi di opportunità per vivere una vita dignitosa e realizzata», commenta il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres.
Aggiungendo che fra i motivi di questo costante incremento ci sono i progressi nella salute che hanno allungato la durata della vita, ridotto la mortalità materna e infantile e dato origine allo sviluppo di vaccini a tempo di record. Così come le innovazioni tecnologiche, che hanno facilitato le vite, connettendo gli individui.
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