Nuove fughe di massa e rivolte. "Non vogliono fare la quarantena"

Nuova fuga di migranti dalla tensostruttura di Porto Empedocle e attimi di tensione, con lanci di oggetti contro le forze dell'ordine che presidiavano gli ingressi per evitare altre fughe

Nuove fughe di massa e rivolte. "Non vogliono fare la quarantena"

Nuova fuga di migranti dalla tensostruttura di Porto Empedocle e attimi di tensione, con lanci di oggetti contro le forze dell'ordine che presidiavano gli ingressi per evitare altre fughe. Una quarantina di ospiti della struttura di accoglienza provvisoria ieri hanno scavalcato la recinzione e si sono allontanati a piedi. Le scene sono state immortalate da alcuni passanti con un telefonino e le immagini, come spesso accade, sono rimbalzate da un telefono all'altro diventando virali in poco tempo. Le forze dell'ordine stanno lavorando per rintracciare i fuggitivi, alcuni dei quali sono già tornati spontaneamente nella struttura nei pressi del porto. Alcuni tunisini, in particolare, hanno divelto alcune scrivanie e lanciato delle sedie all'indirizzo dei carabinieri che, però, non sono stati colpiti. La prefettura di Agrigento getta acqua sul fuoco: «Non risultano migranti fuggiti, c'è stata una protesta perché fa molto caldo nella struttura e hanno rifiutato il cibo. Sono stati fatti uscire sul piazzale antistante e si sono seduti a terra nel recinto vigilati dalle forze dell'ordine». È stato assicurato che questa mattina verranno tutti trasferiti in un'altra sede.

Migranti in rivolta, con materassi e suppellettili incendiati, anche dentro la ex caserma Cavarzerani di Udine, trasformata in centro di accoglienza per richiedenti asilo e da quasi due settimane diventata zona rossa per alcuni casi di positività. «Vogliono uscire, non sopportano di dover stare in quarantena», ha spiegato un dirigente della polizia.

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