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Nuovi casi, l'antisemitismo inquieta. Ex allievi accusano il prof di Roma

Scritte a Milano. Si aggrava la vicenda dello studente preso di mira

Nuovi casi, l'antisemitismo inquieta. Ex allievi accusano il prof di Roma
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Scritte, svastiche, oltraggi. Proliferano, anche per l'effetto emulazione, gli atti antisemiti.

Il fenomeno non è solo italiano, ma europeo. In Germania e Gran Bretagna si assiste a un aumento esponenziale di questi gesti d'odio. Come in Francia, dove - dopo le stelle di David comparse sulle facciate di appartamenti e attività commerciali di Parigi - nuove «tag» anti-ebraiche sono state segnalate a Besançon. Tra queste, una stella di David accompagnata dalla scritta «les rats» (I topi) è stata scoperta sulla facciata di un edificio della centralissima rue de la Raye.

Qualcosa del genere sta accadendo anche in Italia. A Milano sono diversi i casi di antisemitismo registrati negli ultimi giorni. Uno dei riguarda - come anticipato ieri dal Giorno - il disegno apparso su un muro condominiale e indirizzato a un'insegnante italiana di origine ebraica, che ha denunciato l'accaduto ai militari dell'Arma della compagnia Monforte. Inoltre, in un bagno di un centro medico di via Saint Bon sono state rinvenute scritte che inneggiano a Hitler e ad Hamas» e contengono insulti agli ebrei riferiti alla Shoah.

Infine in un'attività commerciale di via Soderini, sempre in un bagno - dettaglio ripetuto che la dice lunga sulla vigliaccheria degli autori - è stata ritrovata un'altra scritta che inneggia ad Hamas e aggiunge: «Vi facciamo saltare tutti». Al lavoro la sezione distrettuale antiterrorismo, coordinata dal procuratore capo Marcello Viola.

A Roma, dopo l'oltraggio a quattro pietre d'inciampo, sulla porta interna di un condominio in zona piazza Bologna sono comparsi un volantino raffigurante un bambino, con su scritto «rapito da Hamas», e una stella di David disegnata con una bomboletta spray. Sul caso indaga la Digos ma dai primi accertamenti non è esclusa l'ipotesi che si tratti della risposta a un residente che nei giorni scorsi ha esposto una bandiera palestinese.

Sempre a Roma va avanti la vicenda - raccontata domenica dal Giornale - dell'insegnante di liceo che nell'ultimo mese ha preso di mira un allievo di religione ebraica, nell'ambito di un ossessivo discorso politico anti-Israele, dipinto come «Stato di apartheid». In occasione dell'anniversario del rastrellamento del 16 ottobre il professore ha tenuto una lezione sugli «accostamenti», a suo dire «infondati», fra la persecuzione degli ebrei e gli attacchi di Hamas, poi ha dato corso a bufale, come il bombardamento con 500 morti, e al culmine di questo indottrinamento, dopo che il ragazzo ha comprensibilmente esposto (anche) le ragioni di Israele, lo ha additato pubblicamente qualificandolo nel registro elettronico, con nome e cognome, come cittadino italo-israeliano. «Della questione è stato investito l'ufficio scolastico regionale» ha spiegato la preside Cinzia Giacomobono. Da un'assemblea di classe è emersa una smentita di «comportamenti lesivi».

Ma sul tavolo della preside è arrivata una lettera, firmata da una ventina di ex studenti, che denunciamo il fatto che il docente si sia macchiato di atteggiamenti simili già in passato. I firmatari ne chiedono la rimozione, parlando di «numerosi episodi», alcuni dei quali definiti «al limite dell'antisemitismo».

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