"Obbligo vaccino in casi estremi. E controlli anche via app"

Quasi due milioni di italiani saranno vaccinati all'inizio del prossimo anno, controlli anche via app e vaccino obbligatorio solo in casi estremi

"Obbligo vaccino in casi estremi. E controlli  anche via app"

Quasi due milioni di italiani saranno vaccinati all'inizio del prossimo anno, controlli anche via app e vaccino obbligatorio solo in casi estremi. Lo ha ribadito il direttore generale dell'Aifa, Nicola Magrini, in occasione dell'incontro «Un vaccino per tutti» promosso dalla rivista Internazionale a Ferrara, a proposito dei vaccini anti-Covid e della campagna vaccinale che a gennaio partirà anche in Italia. «In questo momento - ha sottolineato Magrini - ci sono 45 vaccini già in sperimentazione nell'uomo, di cui 3 ormai alle fasi conclusive di studi clinici randomizzati di ampie dimensioni su diverse decine di migliaia di pazienti. Possiamo dire che questi studi potranno garantire una buona valutazione dei benefici e dei rischi di questi tre vaccini. Non è questione di avere preferenze o meno, contrariamente alle esternazioni fatte in questi giorni, ma di controllare i dati come comunità di ricerca internazionale. La ricerca si è messa in moto e credo che dovremmo tutti chiedere alle autorità regolatorie il massimo di trasparenza e accesso ai dati e nessuna scorciatoia». «Nella seconda metà di gennaio - ha poi aggiunto Magrini nel programma Mezz'ora in + su Rai 3 - ci saranno 1,7 mln di persone vaccinabili con il primo dei vaccini disponibile, quello di pfizer, ma se i dati saranno confermati, i vaccini saranno verosimilmente tre nella prima fase e quindi i milioni esatti di persone vaccinabili mese per mese li sapremo solo a partire da metà gennaio quando effettivamente ci saranno le approvazioni. Nei primi 3-6 mesi del 2021 non ci sarà comunque una vaccinazione di massa della popolazione. Arriveranno anche altri vaccini e probabilmente in 3 mesi, da gennaio a marzo, potremo avere una capacità vaccinale fino a 10 milioni, ma si vedrà dalle disponibilità a gennaio».

«Credo che l'Italia sia a un passo dalla svolta, le cose vanno meglio, la situazione è più sotto controllo - ha commentato la virologa Ilaria Capua, intervenuta a Focus Live -.

Per combattere il virus, quello che verrà sarà necessariamente il Natale della famiglia ristretta perché non possiamo permetterci di far finta che il virus non esista o che non sia in grado di provocare danni persino peggiori. Bisogna scavallare l'inverno ed essere pronti per una primavera di rinascita».

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