Oggi e domani al voto tredici milioni di italiani

Tredici milioni di elettori hanno la possibilità oggi e domani di partecipare alla scelta dei nuovi Consigli regionali di Lazio e Lombardia.

Oggi e domani al voto tredici milioni di italiani

Tredici milioni di elettori hanno la possibilità oggi e domani di partecipare alla scelta dei nuovi Consigli regionali di Lazio e Lombardia. A loro è affidata anche la facoltà di indicare chi guiderà le giunte di queste due regioni. Si vota oggi (dalle 7 alle 23) e domani (7-15). Si tratta di un appuntamento elettorale importante dal momento che è chiamato al voto più di un quarto (26%) degli elettori italiani.

Nel Lazio la sfida è tra Alessio D'Amato (centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare), e Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano). In Lombardia a sfidarsi sono il presidente uscente Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo) e Mara Ghidorzi (Unione Popolare).

Il sistema elettorale per le regionali non prevede ballottaggio. Verrà nominato presidente della Regione quel candidato che ha preso più voti. La composizione del consiglio avviene su base proporzionale. In Lombardia le liste che appoggiano il governatore vincitore ottengono i 55% dei seggi ripartiti in modo proporzionale se il candidato ha avuto meno del 40% di consensi, se ottiene più consensi salgono al 60%. Nel Lazio le liste pro neo governatore avranno un premio di 10 seggi (sui 50), ripartiti in modo proporzionale.

Gli elettori hanno a disposizione quattro diverse opzioni di voto. Possono barrare il nome del candidato presidente, e in questo caso la loro preferenza non è da intendersi estesa alla lista (o alle liste) collegate. Se invece viene contrassegnata solo una lista, il voto di estende automaticamente anche al candidato presidente ad essa collegato. È possibile inoltre segnare sia il nome del candidato presidente che il simbolo di una lista a lui collegata. Si può esprimere inoltre il «voto disgiunto», ovvero votare per una lista e per un candidato presidente non collegato alla lista stessa.

Viene infine prevista l'alternanza di genere, ovvero la possibilità di esprimere fino a due preferenze scegliendo, all'interno di una stessa lista, tra un candidato e una candidata. Nel caso si indichino due uomini o due donne, la seconda preferenza verrà annullata.

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