Oltre 100mila i bambini già vaccinati. "Dato ottimo"

A poco meno di una settimana dall'inizio della campagna vaccinale dei bambini, siamo a quota 100mila iniezioni

Oltre 100mila i bambini già vaccinati. "Dato ottimo"

A poco meno di una settimana dall'inizio della campagna vaccinale dei bambini, siamo a quota 100mila iniezioni. Tra piccoli pianti a denti stretti, attestati di coraggio sottoscritti dai clown, biglietti omaggio per andare a Gardaland e dolcetti di Natale, i baby pazienti hanno affrontato a testa alta la prima iniezione. I primi vaccinati saranno anche quelli che arriveranno al 10 gennaio, giorno della ripresa delle scuole, con la seconda dose alle porte e con una copertura già parzialmente attiva contro il rischio di infezione.

«Credo sia un dato che vada salutato con assoluto piacere e conferma sensibilità dei genitori per offrire ai propri bambini la tutela della salute» commenta Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Cts. «La vaccinazione in età pediatrica - spiega - è sicura e consente di conferire protezione sia rispetto al rischio, seppur basso, di sviluppare la malattia grave, sia di proteggere i bambini da uno sviluppo di una condizione rara, che si chiama malattia multi infiammatoria sistemica, e soprattutto permette di proteggere gli spazi educativi garantendo la didattica in presenza sia quelli di socializzazione».

I pediatri sanno bene che la prima tornata di vaccinati è quella dei bambini con genitori che credono nello scudo vaccini e nei risultati della sperimentazione. La fase difficile arriverà più avanti, quando ci saranno da convincere gli indecisi, quelli che ora temporeggiano e quelli che abboccano alle bufale in circolazione.

Per spronare ad aderire alla campagna vaccinale, il virologo Carlo Federico Perno, direttore di microbiologia dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma, commenta: «Sento dire che i vaccini non servono per loro. Ma io li ho visti morire i bambini in questi due anni, e non solo di Covid ma anche per Covid.

Bambini che hanno interrotto la chemioterapia perché hanno contratto il Sars-Cov-2 e sono morti di leucemia. E, oltre a ammalarsi, se si prendono il Covid non vanno a scuola e non fanno andare a scuola i loro compagni. Un terzo anno in dad penso sia devastante».

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