La mossa del centrodestra che fa tremare Speranza: commissione d'inchiesta

Roberto Speranza ha ottenuto la fiducia ma il centrodestra ha proposto una Commissione d'inchiesta per far luce su quanto accaduto da marzo 2020

Il ministro della Salute Roberto Speranza
Il ministro della Salute Roberto Speranza

Dopo il no alla mozione di sfiducia per il ministro della Salute Roberto Speranza, presentata da Fratelli d'Italia, il centrodestra ha depositato la proposta per istituire la commissione di inchiesta sul piano pandemico. Il documento è stato firmato da Massimiliano Romeo (Lega) Anna Maria Bernini (Forza Italia), Antonio De Poli (Udc) e Paolo Romani (Cambiamo!).

La proposta di una commissione di inchiesta è stata avanzata già questa mattina in Senato durante le dichiarazioni di voto per la mozione di sfiducia. Forza Italia e Lega, annunciando che avrebbero votato contro, hanno però sottolineato la loro contrarietà all'operato di Roberto Speranza, riponendo la massima fiducia in quello di Mario Draghi. Una mossa che ha di fatto evitato la crisi e la caduta di governo, ha permesso a Roberto Speranza di proseguire nel suo lavoro, ma ha acceso un faro su quanto accaduto nei mesi precedenti.

Il ddl prevede l'istituzione di una commissione bicamerale composta da 20 senatori e 20 deputati nominati, rispettivamente, dal presidente del Senato e dal presidente della Camera. Il loro numero sarà in misura proporzionale al numero dei componenti dei gruppi parlamentari. In ogni caso del disegno di legge è prevista la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo esistente in almeno un ramo del Parlamento.

I compiti previsti per la commissione bicamerale c'è quello di "accertare come e da chi sia stato elaborato il piano pandemico del 2017 e se questo fosse un mero aggiornamento formale, riprendendo essenzialmente quanto disposto dal piano del 2006". Inoltre, alla commissione sarà affidato il compito di "accertare se nell'ipotesi in cui il nostro Paese avesse aggiornato il proprio piano pandemico, seguendo le linee guida indicate negli anni scorsi dallOmse dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), si sarebbe potuto limitare il numero dei morti".

Ma non solo, perché nel disegno di legge è previsto anche che la commissione bicamerale effettui i controlli per stabilire "se siano state poste in essere attività di depistaggio volte ad occultare e fare pressioni sui ricercatori della sede dell'Oms di Venezia per far rimuovere dal web il dossier critico verso lItalia, e ad opera di quali soggetti, siano essi organi dello Stato, organizzazioni o singoli individui siano state poste in essere".

Tra le altre cose, alla commissione è previsto che venga affidato il compito di verificare "se, nell'ipotesi in cui si fosse attivato un effettivo monitoraggio, sarebbe stato possibile individuare eventuali picchi anomali di infezioni respiratorie dentro ai pronto soccorso e agli ospedali lombardi e dunque prevenire l'epidemia".

Saranno da stabilire i motivi che hanno portato il governo di Giuseppe Conte a istituire lo stato di emergenza il 31 gennaio e non prima, dato il primo report dell'Oms datato 5 gennaio. Deputati, senatori, i funzionari e il personale che si occupa della commissione saranno obbligati al segreto, anche dopo la cessazione dell'incarico.

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