Ora legale a fine Ramadan. Il Libano si ritrova due fusi

Il premier flirta con l'Islam, rinvio dopo il mese sacro. Ira dei cristiani: Paese diviso

Ora legale a fine Ramadan. Il Libano si ritrova due fusi

Ieri il Libano si è svegliato con due fusi orari differenti. Una follia, in un Paese grande come le Marche e con 6 milioni di abitanti. Ma che si spiega con le divisioni settarie. Il doppio fuso dipende dallo scontro tra autorità politiche e religiose sulla decisione del governo di estendere l'orario invernale per un altro mese. Il primo ministro ad interim Najib Mikati ha emesso giovedì la disposizione di spostare l'orologio avanti di un'ora il 20 aprile, invece che nell'ultimo fine settimana di marzo. L'ora legale inizierà alla fine del Ramadan del mese prossimo, e consentirà ai musulmani di interrompere prima il digiuno quotidiano. Ma le autorità cristiane hanno replicato che cambieranno l'orologio l'ultima domenica di marzo, come accade quasi tutti gli anni. In alcuni casi, il dibattito ha assunto un carattere settario, con molti politici e istituzioni cristiane, tra cui quella più grande, la maronita, che hanno rifiutato il provvedimento.

I libanesi si sono trovati così a destreggiarsi tra lavoro e orari scolastici in diversi fusi orari. La disputa mostra le profonde divisioni in un Paese in cui le fazioni cristiane e musulmane hanno condotto una dura guerra civile dal 1975 al 1990. Molti commentatori considerano la disposizione di Mikati un modo per aumentare la sua popolarità durante il Ramadan. Il mese sacro musulmano che inizia il 22 marzo e termina il 21 aprile. Ma un video di un incontro tra Mikati e il presidente del parlamento, Nabih Berri, trapelato ai media locali, mostrava Berri che chiedeva a Mikati di posticipare l'ora legale per consentire ai musulmani di interrompere il digiuno durante il Ramadan un'ora prima.

Diverse organizzazioni libanesi hanno deciso di ignorare la decisione. Anche due canali tivù, LBCI e MTV, hanno spostato i loro orologi di un'ora prima. La Middle East Airlines, la compagnia di bandiera, ha invece optato per un compromesso. I suoi orologi e altri dispositivi rimarranno in orario invernale, ma gli orari di volo saranno adeguati per evitare problemi con quelli internazionali. Le due reti di telefonia mobile del Paese hanno inviato messaggi alle persone chiedendo loro di cambiare le impostazioni dei loro orologi in modalità manuale. Ma il caos è stato totale. La divisione ha portato a barzellette su «ora musulmana» e «ora cristiana». Mentre diversi motori di ricerca su Internet hanno fornito risultati diversi la domenica mattina presto quando sono stati interrogati sull'ora corrente in Libano. Molti hanno considerato la questione come una distrazione dai problemi del Paese. Il Libano è nel bel mezzo della peggiore crisi finanziaria della sua storia moderna. Il Fmi ha di recente avvertito che il paese potrebbe andare verso l'iperinflazione se non venisse intrapresa alcuna azione. Il Libano è rimasto senza presidente da quando il mandato di Michel Aoun è terminato alla fine di ottobre, poiché da allora il parlamento non è riuscito a eleggere un suo sostituto.

Secondo buona parte dei libanesi l'incertezza e il caos sono emblematici di decenni di governo fallimentare da parte dei leader che hanno portato il Libano in una crisi che la Banca Mondiale ha affermato essere stata «orchestrata» dalle élite. Ma le reazioni non finiscono qui.

Alcuni utenti di Twitter hanno condiviso una vecchia registrazione del compositore libanese Ziad Rahbani figlio di Fairouz una cantante tra le più famose del mondo arabo che parla dell'ora legale. «Ogni anno metti avanti l'orologio di un'ora e ci porti indietro di 10 anni», dice. Una chiara stoccata ai politici del Paese dei cedri.

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