Sbugiardata dai pm, ora Giulia Sarti rischia concretamente di ritrovarsi fuori dal Movimento 5 Stelle. Dopo le dimissioni da presidente della commissione Giustizia alla Camera e l'autosospensione dal partito, il suo caso finirà al Collegio dei probiviri, il "tribunale interno" dei grillini.
"Giulia Sarti si è dimessa dalla presidenza della Commissione Giustizia, e si autosospesa. Ora il Movimento dovrà decidere l'espulsione, che credo doverosa", ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, "Lei diceva di non essere colpevole e per questo querelò l'ex fidanzato. Nel momento in cui la querela viene archiviata i probiviri faranno la procedura di esplusione. Per ma la vicenda è chiusa qui".
L'anno scorso, infatti, la deputata grillina accusò l'ex fidanzato di averle rubato 23mila euro facendole credere di averli versati nel fondo per il microcredito dove vengono destinati le indennità percepite dagli eletti M5S. Dopo la denuncia i pm di Rimini hanno aperto un'indagine e ora hanno chiesto l'archiviazione per l'uomo. Nella bufera è finito pure il portavoce del premier Conte, reo - a detta di molti - di aver spinto la Sarti a rivolgersi ai magistrati.
"Il Pd chiede le dimissioni di Rocco Casalino per la vicenda? Sarà la quarta volta che lo fanno", taglia corto però Di Maio, "Lui ha semplicemente detto alla Sarti di querelare il fidanzato se aveva ragione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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