"Ora mandate Joe in default". Show di Donald, bufera sulla Cnn

Dalla guerra alle elezioni all'economia: il tycoon è irrefrenabile e i Dem se la prendono con l'emittente

"Ora mandate Joe in default". Show di Donald, bufera sulla Cnn
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New York. Guerra in Ucraina, elezioni truccate, assalto al Congresso ed economia. È un Donald Trump senza freni, pronto a sparare a zero contro tutti, quello che per oltre un'ora intrattiene una platea di 400 elettori repubblicani ad un evento della tv «nemica» Cnn (che ieri, secondo i Democratici, «si è prestata a fare da megafono alle sue bugie»). Un vero e proprio show in cui delinea l'America che verrà nel caso in cui lui tornasse alla Casa Bianca dopo le elezioni del 2024.

«Ho fatto un lavoro straordinario, per questo devo essere rieletto», afferma l'ex presidente americano sfoderando tutta la sua grinta nonostante il recente verdetto di aggressione sessuale e diffamazione nei confronti della scrittrice di Jean Carroll (che lui continua a dire di non conoscere). Trump appare decisamente più in forma rispetto alla conferenza tenuta a Mar-a-Lago dopo l'incriminazione nel caso di Stormy Daniels, e ribadisce a più riprese la teoria dei brogli elettorali nel 2020, parlando di «milioni di voti falsi». Anche riguardo l'insurrezione del 6 gennaio mantiene la sua posizione, dicendosi «propenso a perdonare» molti dei rivoltosi che sono stati condannati per il loro ruolo nell'attacco al Campidoglio. «Non tutti», ma «una gran parte», precisa. «Io ho parlato a una folla enorme. Il problema è che Nancy Pelosi e la sindaca di Washington non hanno voluto dispiegare la Guardia nazionale - attacca - Io volevo mandare 1.000 uomini, ma loro non hanno voluto. E comunque ho chiesto a tutti i manifestanti di mantenere la protesta pacifica».

Rivolto all'Europa, invece, The Donald sottolinea che «l'Ue deve mettere più soldi per la guerra in Ucraina» e che Bruxelles si approfitta degli Stati Uniti. «Pensano che siamo stupidi. Gli Usa hanno investito 171 miliardi di dollari, l'Europa ha un sacco di soldi, voglio che ne mettano di più», chiosa, precisando che se ci fosse lui alla Casa Bianca, «il conflitto finirebbe in 24 ore». Ma quando la conduttrice Kaitlan Collins gli chiede chi dovrebbe vincere il conflitto se Kiev o Mosca, si limita a dire: «Voglio che la gente smetta di morire». Sul fronte interno, invece, Trump esorta i repubblicani a provocare il default. «Voglio dire ai deputati e ai senatori là fuori: se non vi danno i tagli alla spesa che volete provocate il default. È meglio di quello che stiamo facendo adesso, spendiamo soldi come marinai ubriachi».

Parole a cui la ministra del Tesoro Usa, Janet Yellen, ha indirettamente replicato dicendo che giocare politicamente con il «rischio calcolato» sul tetto del deficit, anche senza arrivare alla «catastrofe» del default, comporta seri rischi e costi economici gravi. E pure la maggior parte degli economisti ritiene che con un mancato innalzamento del tetto del debito entro il prossimo 1 giugno, gli Stati Uniti potrebbero cadere in una recessione catastrofica.

Infine, tornando a Usa 2024, non manca una stoccata al potenziale rivale alle primarie Ron DeSantis: «Sono davanti a Ron il bigotto di molti punti», taglia corto Trump usando il soprannome preferito per il governatore della Florida. E sul verdetto delle urne, avverte che accetterebbe qualsiasi risultato, «ma solo se il voto fosse corretto».

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