Ora la riforma della scuola mette d'accordo i sindacati: sciopero generale

I sindacati alzano le barricate contro la "buona scuola" di Renzi. La Camusso: "Andare avanti uniti"

Carmelo Barbagallo, Annamaria Furlan e Susanna Camusso
Carmelo Barbagallo, Annamaria Furlan e Susanna Camusso

I sindacati in piazza contro la #buonascuola di Matteo Renzi. Oggi hanno manifestato a Roma. Un assaggio di quella che rischia di essere una primavera davvero calda. Perché, come ha messo in chiaro il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo, "se non cambia la riforma proposta dal governo, i sindacati sono pronti allo sciopero". Il braccio di ferro è solo all'inizio. "Questa è la prima grande mobilitazione delsettore dopo il ddl - ha tuonato la leader della Cgil Susanna Camusso - ora bisogna proseguire anche con lo sciopero generale". E, se Renzi dovesse andare avanti per la sua strada, la data della serrata è già stata fissata: il 5 maggio.

"Già adesso chi vuole investire, trova in Italia un mercato del lavoro più semplice, una qualità di lavoratori straordinaria, ma quello che servirà nei prossimi mesi è un grande investimento in education,education, education". Dalla Casa Bianca, alla conferenza stampa con Barack Obama, Renzi ha spiegato che "nel mondo globale non conta più il numero degli abitanti, la posizione, anche se strategica, ma quello che gli italiani potranno offrire in capitale umano, idee e sviluppo". Ma è proprio contro la sua idea di "buona scuola" che i sindacati sono pronti ad alzare le barricate. Martedì 5 maggio scenderanno in piazza. "Quando si mette mano a questioni senza averne conoscenza e competenza - ha spiegato Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola - si finisce come l’apprendista stregone e si rischia di fare danni incalcolabili".

Il segretario generale della Cisl, Anna Maria Furlan, presente alla manifestazione in piazza Santi Apostoli, ha lanciato una sfida a Renzi: "Questo governo è quello che in assoluto ha fatto più decreti. Ne faccia uno per fare da subito le assunzioni nella scuola". Parlando del piano di assunzione previsto nel ddl varato dal governo, Furlan ha fatto notare al premier che sarà "davvero complicato" fare le assunzioni entro settembre dal momento che tutto è passato in un disegno di legge.

La Furla ha poi chiesto un incontro al ministro della Pubblica amministrazione Marianna Madia per aprire un tavolo sul rinnovo del contratto: "Dopo sei anni di ritardo, le belle parole fanno sempre piacere, ma sono i fatti che aspettiamo".

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