
Più che Oms dovrebbero chiamarla Omb: Organizzazione mondiale della banalità. Capiamo tutti i dubbi, i protocolli, le metodologie e le tempistiche della scienza, ma la sopraccitata agenzia ha qualche problema con il calendario e, soprattutto, con il mondo reale. Dopo aver dichiarato lo stato di emergenza da pandemia da Covid-19 quando il virus stava già correndo, ora ne decreta la fine. Ora che, diciamolo, non serviva esattamente un dottorato in virologia o in epidemiologia per capire che, dopo quasi tre anni da incubo, il Coronavirus ormai è derubricabile tra i malanni stagionali. Bastava guardarsi intorno, fare un giro per strada, entrare in un ristorante o salire su un treno. Basta mascherine, stop ossessione da disinfettanti e starnuti nel gomito. Ma, soprattutto, l'unica cosa che conta: basta morti e terapie intensive.
Non dimenticheremo mai le bare di Bergamo, gli amici e i parenti persi o ricoverati. Però, la decisione tardiva e pleonastica dell'Oms, ha un portato che tracima i limiti della decisione scientifica e medica ed entra nel campo politico e sociologico. È la fine della guerra civile sanitaria, della contrapposizione violenta e fuori luogo tra i No vax e chi, in mezzo a una tempesta, ha deciso di scegliere il salvagente della scienza.
Ecco, terminata l'emergenza ora vorremmo archiviare anche gli orfani del Covid, gli ultimi giapponesi della lotta a Big Pharma, i complottisti estremi e chi su una tragedia ha creato una speculazione politica. Chiudiamo nell'armadio le tifoserie e apriamo la strada a una pacificazione che possa sollevare la pandemia dal dibattito politico e consegnarla alle pagine più brutte della nostra storia. Non se ne può più di un Paese che vive in una perenne sindrome bipolare, sempre pronto a spaccarsi in due in un match corpo a corpo che, in mezzo a una pandemia, è sembrata una lotta nel fango.
Da questo punto di vista la decisione naïve dell'Oms può essere finalmente il fischio finale, perché più tardivo dell'Organizzazione mondiale della sanità c'è solo chi continua fuori tempo massimo a fare polemica politica sulla pandemia, come il fanatico che ieri ha preso a schiaffi l'ex premier Giuseppe Conte per rimproverargli le leggi liberticide. Anacronismi idioti, in un senso o nell'altro. Perché a tenere l'occhio fisso sullo specchietto retrovisore si rischia di andare fuori strada.
Per non parlare del vaccino che preveniva il contagio ma che in realtà anche no, altro capolavoro dei sedicenti rappresentanti della scienza.
Ed in nome di convinzioni scientifiche sbagliate, è stata esercitata la vessazione di chi non si vaccinava. Per cui ora è difficile dimenticare.
La prima lezione è che quanto è accaduto può ripetersi, altri virus daranno origine a pandemie globali. Bisogna essere pronti ad intercettare ai primi segnali le epidemie nascenti con un sistema globale di prevenzione epidemiologica. A qs serve l’OMS che come autorità sanitaria mondiale va potenziata e resa più efficiente.
La terza lezione riguarda l’educazione scientifica della popolazione: l’ignoranza e la conseguente diffusa presunzione hanno ostacolato il contenimento della pandemia, creando paure irrazionali sostenute da convinzioni errate.
Ecco bravo, rimanga sula Sua isola, come quei soldati giapponesi che non avevano ancora capito, dopo anni, che la guerra era finita. Fuori dal mondo, ma almeno non fa danni.
Poi, OMS .... basta guardare chi la finanzia e abbiamo capito il perchè di quello che fa
Troppo comodo dire "chi ha avuto ha avuto , chi ha dato a dato, scordiamci il passato",
no non è cosi che funziona.
Il problema è che in molti dai politici, agli "esperti", ai giornalisti , HANNO MENTITO sapendo di mentire, per convenienza, perché ribellarsi alle MENZOGNE ufficiali era difficile.
Ci sono stati degli EROI , sopratutto lavoratori della PA e medici, e ci sono stati dei CODARDI , come sempre in Italia, pochi i primi, molti i secondi.
Non si tratta di tifo pro vax o no vax, si tratta di giustizia , e chi ha mentito o ha agito favorendo big pharma , dovrà rendere conto del suo operato.
Come insegna Dante, "assolver non si può chi non si pente". E finora di pentimento per la dittatura sanitaria non se ne vede molto, solo vaghi appelli - come questo, appunto... allo "scordammoce u passato"...
Per non parlare del vaccino che preveniva il contagio ma che in realtà anche no, altro capolavoro dei sedicenti rappresentanti della scienza.
Ed in nome di convinzioni scientifiche sbagliate, è stata esercitata la vessazione di chi non si vaccinava. Per cui ora è difficile dimenticare.