"Ostacolano la civilizzazione", "È una legge bavaglio": M5S e Lega si scornano per il ddl Zan

Nuovo scontro tra la Lega e il Movimento 5 Stelle sul ddl Zan: stavolta sono due esponenti del consiglio regionale lombardo a ribattere l'argomento

"Ostacolano la civilizzazione", "È una legge bavaglio": M5S e Lega si scornano per il ddl Zan

È ancora scontro sul ddl Zan tra le forze del centrodestra e quelle della sinistra. L'ultimo alterco si è consumato in Regione Lombardia tra la Lega e il Movimento 5 Stelle. Il ddl Zan è stato approvato lo scorso novembre dalla Camera e ora si trova al Senato, dove la discussione si sta protraendo per le critiche mosse da Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia su alcuni contenuti del disegno di legge contro l'omotransfobia. Pochi giorni fa il centrodestra a ritenuto che il provvedimento di approvazione fosse non prioritario, pertanto non è stata nemmeno avviata la discussione in commissione Giustizia al Senato. Se da una parte la coalizione di centrodestra si è ricompattata per questa occasione nonostante le diverse posizioni nel governo, dall'altra a sostenere il ddl Zan ci sono LeU, Pd, Movimento 5 Stelle e Italia viva.

"La Lega e il centrodestra ostacolano la civilizzazione del nostro Paese", ha dichiarato Simone Verni, consigliere della Regione Lombardia in forze al Movimento 5 Stelle, annunciando che nel corso della seduta di Consiglio di martedì prossimo chiederà un'interrogazione alla giunta regionale guidata da Attilio Fontana. Per l'esponente grillino, infatti, "il tema è di stringente attualità". Verni, poi, continua: "Oltre a un'escalation nella visibilità del fenomeno dell'omotransfobia e delle discriminazioni, registriamo una penosa battuta d'arresto nell'approvazione di una legge nazionale di contrasto. Dello sbarramento sono responsabili i gruppi di centrodestra, in primis il presidente leghista della commissione Giustizia che si rifiuta di calendarizzare il Pdl Zan, pur avendo la maggioranza della commissione a favore del Pdl".

A Simone Verni ha risposto Silvia Scurati, consigliere della Lega in Regione Lombardi: "Il M5S parla di diritti ma tifa per una legge che mina la libertà di opinione". Silvia Scurati, infatti, definisce il ddl Zan come una "legge bavaglio". La Scurati, infatti, sostiene che "non si è ancora compreso che rivendicare dei diritti non deve implicare calpestare e limitare quelli delle altre persone, togliendo e punendo addirittura il diritto all'espressione o, peggio ancora, imponendo nelle scuole ai nostri bambini teorie assurde". Il riferimento è alla teoria gender. "Il M5S dovrebbe fare un po' di chiarezza, perchè il ddl Zan va proprio nel senso opposto, minando seriamente un diritto fondamentale come quello della libertà di opinione", ha concluso Silvia Scurati.

Lo

scontro tra gli esponenti del consiglio regionale lombardo segue quello di pochi giorni fa tra il senatore Simone Pillon della Lega e il rapper Fedez, che da qualche tempo sui social utilizza il suo seguito per fini politici.

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