Papà Dibba attacca: "Il M5S espella Paragone"

Vittorio Di Battista, padre di Alessandro, chiede l'espulsione di Gianluigi Paragone che ieri ribadiva che il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi dovrebbe lasciare il suo ruolo in caso di condanna

Papà Dibba attacca: "Il M5S espella Paragone"

"Un Paragone da non fare". Inizia così il post con cui Vittorio Di Battista, padre di Alessandro, chiede l'espulsione di Gianluigi Paragone per la sua intervista rilasciata a ilfattoquotidiano.it in cui il senatore pentastellato ribadiva che il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi dovrebbe lasciare il suo ruolo in caso di condanna.

"Chiedo l'immediata espulsione di Paragone e di tutti gli altri paragoni che credono di potersi paragonare a Paragone. Ingrati e traditori, sarete paragonati a Giuda. Io sto con Rixxi, con Tikki e con TAVi", scrive papà Di Battista sulla sua pagina Facebook. "In caso di condanna deve lasciare così come abbiamo ottenuto il passo indietro di Siri”, aveva detto ieri l'ex conduttore de La Gabbia che, oggi, dalle colonne del Corriere della Sera, ha rimesso a Luigi Di Maio il suo mandato da parlamentare. "Abbiamo perso tutti, anche io. Ma il M5S è passato dal noi all'io. Finché si scriveva con la minuscola, l'io andava anche bene. Ma si è cominciato a scriverlo con la maiuscola", aveva detto riferendosi a Di Maio. E ancora: "Se vuoi fare Superman, devi dimostrare di esserlo. A 32 anni non puoi fare il capo della prima forza del Paese, il vicepremier, il ministro dello Sviluppo economico e il ministro del Lavoro".

Gli attacchi di papà Di Battista non sono nuovi. Due giorni fa scriveva un post scritto a mo' di poesia con una sfilza di frasi che iniziavano con il refrain "Io mi sono rotto il fianoromano" e giù mazzate anche nei confronti del governo gialloverde. Papà Di Battista spiegava di essersi rotto di "il dossiere TAV è nelle mani del Presidente Conte" o "dei vestiti lindi e pinti e delle cravatte "ton sur ton" e "di prendere mazzate comunali, regionali ed europee". E solo poche ore fa un altro post intitolato "PODEMOS ?" in cui chiede "l'immediata espulsione di questo miserabile individuo politicamente scorretto e con lui, di tutti i suoi prezzolati seguaci", scrive riferendosi addirittura a Beppe Grillo che nel 2013 aveva assicurato:"Apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno". Ieri, invece, difende la parlamentare Carla Ruocco che aveva criricato Di Maio: "VERGOGNATEVI ! Mi riferisco a quanti hanno usato insulti indecenti nei confronti di Carla Ruocco e delle sue legittime opinioni. Affetto, stìma e considerazione per Carla", è quanto si legge sul suo profilo.

Altro post molto critico è quello in cui si domanda: "IL DUCE HA SEMPRE RAGIONE ?" e conclude: "Rivendico, per me e per chiunque altra/o, il diritto di pensarla diversamente, di criticare e/o di dissentire. Chi attacca, insulta o reclama espulsioni idiote chi non la pensa in maniera identica, non è buono neanche a fare la guardia al bidone. Ciao".

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