Il Papa lo incalza sul clima. Ma Donald non cambia idea

Incontro cordiale e scambio di doni "buonisti": l'ulivo e il libro di Luther King. Nessuna apertura «verde»

Il Papa lo incalza sul clima. Ma Donald non cambia idea

Papa Francesco lo aspettava al varco, pronto a consegnargli una copia della sua enciclica ecologica «Laudato Sì» e, tra le altre cose, il messaggio 2017 per la Giornata Mondiale della Pace, intitolato: «La non violenza, stile di una politica per la pace». Un chiaro messaggio per Donald Trump: rivedi le tue posizioni sul cambiamento climatico e niente guerre, aiutaci a garantire la pace.

Tra sorrisi e strette di mano, dopo due anni di attacchi da una parte e «rimproveri» dall'altra, alla fine l'incontro tra il Presidente Usa e il Papa c'è stato. Francesco ha ricevuto il tycoon e la sua famiglia ieri mattina in Vaticano: un colloquio di mezz'ora durante il quale Francesco ha chiesto a «The Donald» anche di poter essere collaborativo con i vescovi americani sul tema della salute, dell'educazione e soprattutto sul tema dell'assistenza ai migranti. Proprio su questo argomento, le divergenze tra i due capi di stato sono sempre state evidenti: da un lato il Presidente Trump, convinto di voler costruire un muro anti-immigrati al confine con il Messico, dall'altro Jorge Bergoglio che aveva commentato: «Chi vuol costruire muri non è cristiano».

Nonostante i botta e risposta a distanza, soprattutto quando Trump era in campagna elettorale, oggi la musica però sembra esser cambiata, tanto che lo stesso presidente Usa, apparentemente ammansito da Francesco, ha voluto ringraziare il Pontefice dicendo: «Non dimenticherò ciò che mi ha detto». Qualche ora dopo, poi, è arrivato il messaggio su Twitter: «Incontrare Papa Francesco è stato l'onore di una vita. Ho lasciato il Vaticano più determinato che mai a perseguire la pace nel mondo». Nessun commento dell'ultim'ora del presidente invece sui temi climatici, all'ordine del giorno al G7 di Taormina dove Trump è atteso per discutere anche di questo argomento. Francesco donandogli una copia del suo «manifesto ecologista» («Sperando che il presidente USA possa leggerlo presto in aereo» fanno sapere a il Giornale fonti vicine al Papa) ha di fatto anticipato le mosse dei leader europei che in Sicilia chiederanno al tycoon di rivedere la sua posizione negazionista, ribadendo peraltro la posizione della Chiesa, apertamente schierata per il rispetto degli accordi di Parigi. Lo scambio di vedute tra Francesco e Donald «durante i cordiali colloqui» (li ha definiti così la Sala Stampa della Santa Sede) però ha riguardato anche i temi legati al terrorismo, la pace nel mondo attraverso il negoziato politico e il dialogo interreligioso con particolare riferimento alla situazione in Medio Oriente e con un occhio di riguardo per le comunità cristiane. «Sia strumento di pace» ha chiesto pubblicamente Francesco al tycoon americano, regalandogli anche un medaglione con il ramoscello d'ulivo che unisce la pietra divisa. Trump invece ha voluto regalare al Papa una scatola contenente i libri di Martin Luther King, commentando: «Penso che le piaceranno, lo spero».

Dopo i colloqui riservati, quando l'atmosfera era ormai più distesa, il Papa ha voluto scherzare con Melania Trump: Francesco, notando la stazza del Presidente (alto quasi 1 metro e novanta) si è rivolto alla first lady chiedendo in spagnolo: «Cosa gli dai da mangiare?

Putizza?», citando un tipico dolce sloveno (il Paese d'origine di Melania) che il Pontefice conosce molto bene grazie ad un nipote. La first lady però, non avendo capito bene la traduzione, un po' sorpresa ha risposto: «Pizza?».

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