Il Papa silura padre Georg: "Via a tempo indeterminato"

I media tedeschi: il segretario di Ratzinger «paga» il libro del cardinale Sarah. Il Vaticano: normale ridistribuzione

Il Papa silura padre Georg: "Via a tempo indeterminato"

È scomparso dai riflettori da tre settimane, destando la curiosità dei più attenti commentatori internazionali. Che fine ha fatto padre Georg? È la domanda che si sono fatti in molti dopo che il monsignore tedesco, 63 anni, prefetto della Casa Pontificia e storico segretario particolare di Benedetto XVI, dal 16 gennaio scorso non è più apparso al fianco di Papa Francesco, per tutte le udienze pubbliche e private. Negli ultimi appuntamenti papali con i fedeli e nelle udienze concesse negli ultimi giorni al presidente argentino e al vice presidente degli Stati Uniti, al suo posto ad accogliere gli ospiti, è comparso, infatti, monsignor Leonardo Sapienza, reggente della casa pontificia, numero due della prefettura. Di monsignor Gänswein nessuna notizia, solo un'indiscrezione su un brutto raffreddore fatta circolare da qualche curiale, ma niente di più.

In realtà quell'assenza nasconde l'ennesimo scontro all'interno delle mura vaticane. Il giornale tedesco Tagespost, di stampo tradizionalista, ieri mattina ha lanciato la bomba: «Papa Francesco ha congedato monsignor Georg Gänswein a tempo indeterminato. Il segretario privato del Papa emerito rimane a capo della prefettura, ma è esonerato dall'incarico per poter dedicare più tempo a Benedetto XVI». Un siluramento clamoroso, considerato che fino a oggi padre Georg ha rappresentato l'asse di congiunzione tra Papa regnante e Papa emerito, l'uomo che da sette anni si occupa della vita pubblica di Francesco e da oltre 15 anni di quella privata di Benedetto. A minimizzare ci ha pensato la Sala Stampa della Santa Sede: «Non c'è nessun congedo, si tratta di ordinaria ridistribuzione dei vari impegni e delle funzioni del Prefetto della Casa Pontificia che ricopre anche il ruolo di segretario particolare del Papa emerito». In pratica una conferma che monsignor Gänswein sia finito all'interno di una riorganizzazione curiale che evidentemente lo porterà più lontano da Francesco e ancora più a stretto contatto con Benedetto, con il quale vive ormai dal 2013 all'interno del monastero Mater Ecclesiae. Sullo sfondo rimangono però i soliti veleni d'Oltretevere, quelli che hanno più volte alimentato un clima di ostilità nei confronti di Papa Bergoglio: dietro la decisione di allontanare padre Georg, ci sarebbe lo scandalo innescato dal libro sul sacerdozio pubblicato dal cardinale Robert Sarah, punta di diamante del mondo conservatore, al quale Benedetto XVI ha contribuito con un saggio. Il volume era apparso agli occhi di tutti, come un tentativo del Papa emerito e del porporato curiale, di condizionare in qualche modo la decisione di Papa Francesco sul tema del celibato in Amazzonia, in vista dell'uscita dell'esortazione apostolica post-sinodale.

Francesco avrebbe scoperto del libro e dello scritto del Papa emerito solo a cose fatte, senza esser stato avvisato preventivamente da nessuno, con monsignor Gänswein, che, per prendere le distanze dalla faccenda, su incarico di Ratzinger aveva rilasciato anche delle dichiarazioni alla stampa, dicendo che Benedetto XVI avrebbe ritirato la firma dal volume. Un tentativo di rimettere pace che però, a quanto pare, non ha sortito questa volta l'effetto sperato.

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