Si farà, anzi no. È in calendario, non c'è. È un caso il pellegrinaggio Lgbtq organizzato in occasione del Giubileo 2025 che sembrava cancellato ma invece è ancora in stand by e alla fine, quasi certamente, si farà come previsto il prossimo 6 settembre ma non senza una polemica che dura da ore.
L'evento infatti a ieri non figurava più nell'elenco di quelli segnalati dal sito del Vaticano. Il pellegrinaggio, organizzato da La Tenda di Gionata, organizzazione che si occupa della pastorale Lbgtq in Italia, era sparito. Il link al calendario indicato dall'associazione rimandava ad una pagina vuota. Il 6 settembre ci sono altri due appuntamenti ma non quello. «Non sappiamo nulla, nessuno ci ha dato una spiegazione», ha commentato Innocenzo Pontillo, presidente della Tenda di Gionata, dal portale gay.it. E apriti cielo. Accuse di discriminazione, di passi indietro, di volontà di nascondere l'evento. Invece si tratterebbe solo di motivi tecnici. «Mancano delle informazioni, come il numero di partecipanti e il tipo di evento. Appena avremo queste informazioni da parte loro, che sono stati avvertiti, verrà reinserito», riferiscono fonti dell'Ufficio Stampa del Giubileo. «Queste informazioni sono chieste a tutte le associazioni che chiedono di essere inserite nel calendario ufficiale del Giubileo. Il Dicastero per l'Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell'Evangelizzazione nel mondo, è stato incaricato dell'organizzazione del Giubileo e, in particolare, dei 35 grandi eventi giubilari. Tutti gli altri eventi e pellegrinaggi, di cui si dà notizia nel calendario giubilare generale, sono interamente sotto la responsabilità delle Diocesi e delle singole associazioni proponenti. Ai suddetti pellegrinaggi partecipano inoltre singoli fedeli che scelgono di mettersi in cammino su proposta delle Diocesi e delle associazioni proponenti, o altrimenti organizzati», spiegano ancora.
Il giallo sarebbe risolto, quindi. Non appena arriveranno al Dicastero del Vaticano incaricato le informazioni richieste a tutti i gruppi che vogliono attraversare la Porta Santa di S. Pietro, l'evento tornerà in calendario. Ulteriore conferma arriva da Agnese Palmucci, del dicastero per l'Evangelizzazione.
«Nel caso del pellegrinaggio Lgbtq, avevamo inserito l'evento nel calendario generale ma parlando con l'organizzatore, padre Piva, abbiamo constatato che mancavano informazioni importanti per noi. Abbiamo detto loro di organizzarsi e appena avremo le informazioni necessarie saranno reinseriti». Nessun caso, quindi. Ma tanto basta per una polemica Capitale.
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