"Il congresso lo facciamo prima delle europee, le primarie l'ultima domenica di gennaio". Il segretario del Pd, Maurizio Martina, comunica finalmente la data in cui si conoscerà il nome del suo successore: il 27 gennaio.
"Sono consapevole che siamo in una fase in cui le attese verso il governo sono ancora alte e non sottovaluto il fatto che a 100 giorni dall'inizio di questo governo non hai ancora lo spazio per esplicitare la tua alternativa. Ma non esiste l'alternativa senza il Partito Democratico", ha dichiarato Martina, intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta. "Non mi nascondo la fase difficile per noi. Sono passati sei mesi, è passato agosto e siamo ancora all'avvio. Noi dobbiamo fare un lavoro nuovo, di ripartenza", ha aggiunto. "Ma una democrazia come la nostra vive del confronto tra maggioranza e opposizione e credo che il Pd sia fondamentale, non credo alla sua fine", ha sentenziato. Martina, infine, non ha sciolto il riserbo su una sua possibile candidatura. Si è limitato a dire che "certamente" si dimetterà nel coso dell'assemblea di luglio e che darà "una mano".
Al momento l'unico nome in campo è quello del governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, mentre il versante renziano brancola ancora nel buio. Renzi si è autoeliminato dalla corsa ma non sembra aver trovato un cavallo vincente. Ormai pare sempre più probabile una mossa a sorpresa nel corso della prossima Leopolda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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