Henry John Woodcock, il pm anglonapoletano, con tre diverse inchieste (2001; 2004; 2008) puntò il mirino sugli "gli affari petroliferi" in Basilicata portando alla luce un sistema di corruzione. In un colloquio con La Stampa, ripercorre quegli anni e spiega: "La corruzione e la collusione tra potere economico, potere politico e frange deviate di istituzioni dello Stato costituiscono il modus operandi ordinario nel settore degli appalti delle opere pubbliche. Il flusso di denaro pubblico rappresenta l'occasione di corruzione e di arricchimento illecito a favore di imprenditori senza scrupoli, faccendieri e funzionari pubblici corrotti".
E ancora: "Gli affidamenti degli appalti da parte del colosso petrolifero francese Total erano "pilotati e predefiniti negli esiti dai protagonisti del 'comitato d'affarì
costituito, appunto, dal management di 'Total Italià, da imprenditori, da pubblici ufficiali, politici e faccendieri, 'istituzionalmentè deputati a mediare un numero indeterminato di transazioni illecite".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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