Pfizer: "Terza dose e bambini, alta protezione". E Draghi spinge sui richiami: "Sono necessari"

Scoperti 7,6 milioni di italiani. Brusaferro: "I 20enni stanno facendo bene"

Pfizer: "Terza dose e bambini, alta protezione". E Draghi spinge sui richiami: "Sono necessari"

Malgrado tutto l'Italia va. Non a gonfie vele ma quasi. I numeri del nostro Paese per vaccinazioni e contagi sono tra i migliori in Europa. Lo controfirma anche il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, che nella consueta conferenza stampa del venerdì parla di «situazione sotto controllo».

Il problema è che ormai per molti italiani, in particolare quelli fragili vaccinato a febbraio o marzo 2021, l'efficacia del vaccino è ormai assai labile. Lo sguardo si allunga sulla terza dose, a cui sono stati sottoposti già 201.433 italiani. E sulla quale forse vale la pena accelerare. « L'attenzione - dice Gianni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute - va posta sulla durata del vaccino, sembra essere molto buona nei confronti della prevenzione della malattia, dai 6 agli 8 mesi, mentre cala lievemente nel tempo per l'infezione vista la presenza della variante Delta». Ciò che potrebbe spingere a «dare maggior enfasi» alle terze dosi nelle persone che ammalandosi di Covid rischiano di più. Insomma, più terze dosi, meno prime dosi. Tanto quei milioni di italiani che non hanno voluto intraprendere la strada verso il più vicino hub vaccinale (4 milioni solo dai 30 ai 59 anni) probabilmente non lo faranno più. Della stessa idea anche il premier Mario Draghi: «La terza dose sarà necessaria, per certe categorie specialmente. Come al solito si procederà in ordine di fragilità, di età», dice a margine del Consiglio europeo. Ed ecco il monito di Fabrizio Pregliasco, virologo: «Per non arrivare ai numeri del Regno Unito dobbiamo immaginare anche una rivaccinazione degli under 60, a 6 mesi dalla seconda dose». La buona notizia è che secondo uno studio su 10mila persone condotto dal New England Journal of Medicine, il richiamo Pfizer è efficace al 95,6 per cento, raggiunge il massimo dopo sette giorni e non mostra cedimenti nei confronti delle varianti più insidiose, la Beta e la Delta. Buone notizie dalla casa farmaceutica statunitense anche per i bambini: secondo il dossier presentato all'americana Fda per l'approvazione, il vaccino è efficace al 90,7 per cento nel prevenire l'infezione sintomatica fra i bimbi dai 5 agli 11 anni.

Ieri in Italia risultavano interamente vaccinate 44.236.833 persone, l'81,91 per cento degli over 12. Negli ultimi giorni si è registrata una diminuzione delle vaccinazioni, dopo l'effetto rimbalzo provocato dall'entrata in vigore del green pass anche per i lavoratori: da sabato 16 a ieri si sono contate 725.854 dosi, con un calo del 24,89 per cento rispetto alle 966.347 dei sette giorni precedenti. Scendono maggiormente le prime dosi (-39,60 per cento) delle seconde (-13,67).

Secondo la proiezione di Lab24 al passo attuale ci vorrebbero due mesi e tre giorni per arrivare al 90 per cento di over 12 vaccinati, il target fissato dal commissario Francesco Paolo Figliuolo per rivedere l'obbligo di green pass.

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