Il piano azzurro per migliorare il testo in Aula. Berlusconi: bene l'accelerazione sui vaccini

Martedì la riunione di Fi in Parlamento per valutare le modifiche sulla rottamazione delle cartelle. Tajani: "Pace fiscale vera, non un abbozzo"

Il piano azzurro per migliorare il testo in Aula. Berlusconi: bene l'accelerazione sui vaccini

La lotta contro il virus sarà lunga, ma la strada imboccata è quella giusta» dice il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, che prepara un video intervento per allargare a più ampio raggio ciò dopo le prime mosse di Mario Draghi, e soprattutto dopo il decreto Sostegno, va ripetendo ai suoi, ovvero la soddisfazione per la svolta che vede impressa al Piano vaccinale. «L'accelerazione sui vaccini, i ristori immediati per chi è in difficoltà, i risarcimenti per le aziende che sono in perdita, l'abolizione dei codici Ateco per i risarcimenti, i congedi parentali immediati e il contributo per le baby sitter quando le scuole chiudono, sono passi concreti del governo sulla strada giusta, quella indicata da Forza Italia» dice il Cavaliere ai suoi. Ma non sono tutte rose e fiori.

Tema di divisione resta la pace fiscale, sulla quale Fi e Lega sono d'accordo nel chiedere interventi più incisivi. Berlusconi e Matteo Salvini si sono sentiti anche venerdì scorso per concordare un piano comune e si può dire che le posizioni leghiste che hanno portato allo scontro in consiglio dei ministri sull'entità dello stralcio delle cartelle riflettano anche le posizioni azzurre.

Ovviamente il compromesso uscito dal consiglio dei ministri è ben lontano dalla rottamazione quasi totale (con versamento di una tantum) su cui punta la politica economica di Lega e Forza Italia, considerandola una specie di ripartenza del via. Il progetto, precedente al Covid, si è consolidato anche dopo l'inasprimento della crisi successiva alla pandemia. Come spiega il coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani: «Bisogna continuare sulla rottamazione delle cartelle e dobbiamo aiutare di più le imprese. La pace fiscale deve essere vera e non un abbozzo».

Per rimanere all'interno del provvedimento, Forza Italia punta a modifiche. La cancellazione delle cartelle esattoriali per il periodo 2000- 2010 fino a 5mila euro e con un tetto di 30mila euro di reddito è considerato un punto di partenza. L'obiettivo condiviso è trovare in Parlamento (e poi in occasione dello scostamento di bilancio annunciato dal premier) una maggioranza per ampliare la platea.

Il progetto azzurro contemplerebbe l'estensione della cancellazione fino al 2015 per cartelle fino a 10mila euro, richiesta anche da Salvini, che, come la presidente dei senatori azzurri, Anna Maria Bernini, si dice soddisfatto della «strategia nuova per la riscossione». Martedì mattina è in calendario una riunione di Forza Italia in Parlamento per decidere i passi concreti da compiere in aula. Sestino Giacomoni, membro del comitato di presidenza, è al lavoro: «In Parlamento faremo di tutto per migliorare anche la parte fiscale». Il leghista sottosegretario all'Economia, Claudio Durigon, annuncia che in aula tenteranno di «incrementare anche il tetto del reddito».

Come è noto, il Pd ha fatto e continua a fare muro, ma anche M5S in parte muove nella direzione di Lega e Fi.

Quanto a Italia viva, la posizione è che il tema non siano tetti e date ma la qualità del debito fiscale: il 91% (895,8 miliardi) è considerato inesigibile, e quindi da «rottamare», concentrando gli sforzi sui crediti esigibili. Appuntamento alle Camere.

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