Dopo giorni di silenzio strategico, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky torna a parlare per confermare l'operazione delle forze militari ucraine all'interno della regione russa di Kursk e attaccare la Russia anche dal punto di vista dialettico, spingendo per una svolta sul fronte del dialogo. Via social, il presidente ucraino ha elogiato i soldati e i loro comandanti «per la loro fermezza e le azioni decisive» spiegando che «l'Ucraina offrirà assistenza umanitaria nella regione», per poi attaccare frontalmente Mosca. «È giusto distruggere i terroristi russi dove si trovano. Abbiamo bisogno delle autorizzazioni appropriate dai nostri partner per utilizzare armi a lungo raggio. Questo è qualcosa che può far avanzare significativamente la giusta fine di questa guerra, nonché salvare migliaia di vite ucraine dal terrore russo. È giusto distruggere i terroristi russi da dove lanciano i loro attacchi. Aeroporti militari russi, logistica. Vediamo quanto questo possa essere utile per avvicinare la pace», ha aggiunto il leader ucraino. Proprio sul fronte del dialogo verso la pace, Zelensky non ha dubbi: «La Russia deve essere costretta alla pace. Ha portato la guerra ad altri, ora le arriva in casa. L'Ucraina ha sempre voluto solo la pace e noi la garantiremo sicuramente».
Intanto sembra attenuarsi l'ennesimo caso legato alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande di tutta Europa. «L'incendio scoppiato domenica sera nella centrale nucleare ucraina occupata di Zaporizhzhia è completamente spento», ha annunciato il capo dell'amministrazione instaurata dai russi nella regione, Vladimir Rogov. Colpa di un attacco ucraino secondo Mosca, mentre Kiev ha accusato la Russia di essere all'origine del possibile disastro, ancora una volta sventato. L'incendio è scoppiato domenica sera nel sistema di raffreddamento della centrale. Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, che ha una squadra sul posto, «non ci sarà alcun impatto sulla sicurezza nucleare» mentre i sei reattori saranno spenti. «Gli esperti dell'AIEA hanno visto un pesante fumo nero provenire dalla parte settentrionale dopo aver sentito numerose esplosioni in serata», e sono stati informati dalla direzione «di un sospetto attacco di droni».
Anche se i livelli di radiazioni sono nella norma, il direttore generale dell'ente Rafael Grossi, invita a «fermare attacchi irresponsabili che aumentano il pericolo di un incidente nucleare. Qualsiasi incendio sul sito o nei suoi dintorni comporta il rischio di propagarsi agli impianti essenziali per la sicurezza», ha detto Grossi.
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