Milano. Picchetti, lancio di oggetti, scontri violenti. Una guerriglia con nove feriti, fra cui un lavoratore portato via in codice rosso all'ospedale di Pavia.
Hanno avuto un epilogo drammatico, a Tavazzano con Villavesco le tensioni sociali sorte intorno ai magazzini della logistica sull'asse Lodi-Piacenza, nell'area fra Lombardia ed Emilia che un anno fa ha visto la prima deflagrazione del Covid in Italia.
L'altra notte, per protestare contro la chiusura della sede e il licenziamento, circa trenta lavoratori della Fedex di Piacenza erano andati a organizzare un presidio davanti ai capannoni della Zampieri di Tavazzano, piccolo Comune del Lodigiano. Intorno alle 2, il picchetto è degenerato in un lancio di bancali, sassi e bottiglie. Dieci minuti di violenze in cui è rimasto ferito Abdelhamid Elazab, dipendente del Piacentino fotografato a terra con una ferita sanguinante al volto.
Il «SiCobas» nazionale ha denunciato una sorta di assalto unilaterale condotto da guardie private che sarebbero state assoldate per accogliere i lavoratori in agitazione, altre fonti però parlano di uno scontro «fratricida» fra i lavoratori licenziati e quelli intenti del Lodigiano intenti ad andare avanti senza essere bloccati da una protesta che impediva il passaggio delle merci ai cancelli. La dinamica, tutta da chiarire, è è al vaglio della Procura di Lodi, che ha aperto un'inchiesta. «La vicenda è da chiarire - ha dichiarato il procuratore Domenico Chiaro - ci sono già state situazioni simili in passato anche se la reazione non è stata in questi termini. La gente è esasperata».
La guerriglia del Lodigiano ha suscitato reazioni e interventi politici. Fra i primi a intervenire il consigliere regionale «grillino» Marco Degli Angeli, che ha chiesto di far luce sull'accaduto, condannando «ogni forma di violenza e provocazione». Il gruppo Pd alla Camera - prime firmatarie la presidente dei deputati Debora Serracchiani, e la presidente della commissione Lavoro Romina Mura - ha subito presentato un'interrogazione alla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese e al ministro del Lavoro Andrea Orlando, che da parte sua ha preso l'iniziativa di contattare il questore di Lodi, Giovanni Di Teodoro, per avere informazioni e chiarimenti, chiedendo di essere costantemente informato sugli sviluppi della vicenda.
«Bene l'intervento del ministro» hanno commentato e Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. «In attesa di conoscere la dinamica degli incidenti - hanno sottolineato le organizzazioni sindacali - respingiamo con fermezza ogni comportamento di violenza verso i lavoratori.
Va avviata urgentemente da parte delle autorità competenti e della azienda ogni iniziativa per assicurare l'esercizio del diritto delle persone a poter lavorare e la libertà di manifestare, costituzionalmente garantita nel nostro Paese». I sindacati hanno anche auspicato «interventi di contrasto al dumping sociale» e «misure a tutela della legalità e volte a eliminare ogni zona grigia di quella parte di settore».
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