Il Tar del Piemonte, ha deciso parzialmente e in via non definitiva sul ricorso presentato da Patriza Borgarello in merito alle presunte firme fasulle raccolte a favore del listino a sostegno di Sergio Chiamparino per le regionali 2014. Il ricorso è ammissibile
solo per le censure nei confronti della lista provinciale di Torino 'Pd - Chiamparino presidente' "in considerazione del superamento, allo stato dello prova di resistenza, limitatamente all'atto di proclamazione degli eletti nella parte dei seggi assegnati alla predetta lista nella circoscrizione di Torino, con effetti da definire nell'ulteriore fase processuale". Ora i ricorrenti, ovvero la Borgarello, spiega ancora il dispositivo, avrà sessanta giorni per proporre querela di falso dinanzi al competente giudice civile. Il Tar quindi rinvia all'udienza del 29 ottobre, la verifica dell'effettiva proposizione della querela, e la conseguente sospensione del giudizio.
Il Tar dichiara inoltre inammissibile il ricorso "per difetto di interesse con riferimento alle censure dedotte in relazione alla lista regionale 'Chiamparino Presidente' alla lista provinciale di Cuneo 'Pd - Chiamparino Presidente' e alla lista provinciale di Torino
'Chiamparino per il Piemonte (Monviso)', in considerazione del mancato superamento della prova di resistenza".
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