Pizzarotti: "Manifesta solo chi è antifascista". E Forza Nuova lo denuncia

Forza Nuova annuncia un sit-in davanti al Tribunale di Parma per denunciare il sindaco Federico Pizzarotti: "Con il pretesto della mozione antifascista, blocca il nostro pieno diritto di manifestare nelle piazze della nostra città"

Pizzarotti: "Manifesta solo chi è antifascista". E Forza Nuova lo denuncia

Non bastava il certificato antifascista per avere un passo carraio. Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha introdotto il "bollino antifascista" necessario a tutte le associazioni che intendano utilizzare spazi o godere di fondi comunali. Compreso il diritto di organizzare una manifestazione in pubblica piazza. Cosa che Forza Nuova, per esempio, non potrebbe fare.

Proprio il movimento di Roberto Fiore, per il 6 dicembre, annuncia una conferenza stampa davanti al Tribunale di Parma per "denunciare il sindaco Pizzarotti e il consiglio comunale responsabili di aver bloccato, con il pretesto della mozione antifascista, il nostro pieno diritto di manifestare nelle piazze della nostra città". Forza Nuova lamenta di vedersi negare dal Comune "la concessione del suolo pubblico per la diffusione di idee politiche". Si tratta, spiega il segretario provinciale della sezione di Parma, Stefano Cirella, di "un sopruso, un attentato alle nostre libertà costituzionali". L'ennesimo dopo quello avvenuto sui social nei primi giorni di settembre, quando migliaia di profili Facebook e Instagram riconducibili alla galassia dell'estrema destra, quindi a movimenti come Casapound e la stessa Fn, erano stati cancellati con un clic perché ritenuti contrari alle policy dell'azienda.

Tornando al caso del bollino antifascista, il movimento di Roberto Fiore precisa di non essere disposto "a lasciar correre una prepotenza politica di tal genere". Proprio in questi giorni, riferisce ancora Fn, "stiamo procedendo contro oltre 100 quotidiani per una serie di fake clamorosi sul caso Segre non lascerà nulla di intentato per difendere le proprie libertà politiche e si opporrà alla creazione di una lex iniqua che vuole sostituire Zuckerberg ai giudici o i consiglieri comunali alle giurie".

Dunque Forza Nuova, dopo la battaglia "virtuale" contro Facebook, ora dichiara guerra "reale" a Pizzarotti. Grillino della prima ora, prima di lasciare il Movimento 5 Stelle in aperta polemica con il fondatore Beppe Grillo, da sempre il primo cittadino parmense fa dell'antifascismo la sua stella polare. Ideale che, negli ultimi mesi, ha traslato su provvedimenti che hanno fatto parecchio discutere. Prima il certificato antifascista per chiedere un passo carraio, seguito a stretto giro dall'attestato contro il razzismo per rilasciare il divieto di sosta, poi il bollino antifascista per le associazioni.

E non è finita qui.

l'amministrazione aveva sottoscritto un "protocollo d'intesa per la promozione e la difesa della democrazia" con l'Anpi, alcuni sindacati e diverse associazioni di ex partigiani per "fronteggiare atteggiamenti di espressione fascista, xenofoba, razzista, integralista e sessista". Anche in quel caso, l'obiettivo era la difesa e la propaganda dell'antifascismo militante.

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