Jacopo Granzotto
Computo dei danni da maltempo superiore a tre milioni di euro. Troppi per cavarsela da soli. Veneto, Liguria, Friuli, Sicilia, Lazio, Sardegna, Calabria, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Trentino Alto Adige ieri hanno chiesto lo stato di emergenza.
Nel frattempo i fiumi tornano ad essere sorvegliati speciali. In Piemonte è sempre allerta «gialla». A Torino il Po è in piena ed è già salito di oltre un metro nelle ultime 24 ore. Le acque hanno sommerso il lungofiume dei Murazzi e la passeggiata che costeggia il fiume. Tra le arcate del ponte di Piazza Vittorio Veneto hanno cominciato ad accumularsi grossi arbusti trascinati dalla corrente. Una frana si è staccata vicino alla Basilica di Superga, sulla collina torinese, isolando di fatto 15 famiglie. Ma è allerta per la piena del Po anche nelle province di Pavia, Lodi e Cremona. Sale anche il livello del Lago Maggiore, tanto che si ipotizza che possa invadere la passeggiata a Pallanza. Anche il lago d'Orta è a rischio esondazione. Nel Verbano la strada per la Svizzera è interotta per una frana. Decine di metri cubi di fango e detriti hanno invaso la Sp 72, la strada che costeggia la sponda lecchese del lago di Como, all'altezza di Bellano. Anche qui strada chiusa a tempo indeterminato. Nel Pinerolese cresce in maniera significativa il Chisone. In provincia di Cuneo, è vicino alla piena straordinaria il torrente Ghiandone. In Liguria prosegue il maltempo con temporale ovunque e tromba marina davanti al porto di Genova. E poi allagamenti nel Savonese e altra tromba marina avvistata a Finale Ligure. In Sicilia c'è il sole. Ma l'ondata di maltempo che ha intorpidito le acque degli invasi della provincia obbliga a tenere chiuse oggi le scuole a Palermo. Terminata, intanto, la fase di svasamento del fango dagli impianti di Poma e Rosamarina. Ora si dovrà verificare quando si potrà tornare a utilizzare l'acqua. Sicuramente non prima di domani.
Per il resto, e più in generale, sembra di essere a fine settembre: pioggia al nord, sole al centrosud. C'è da aggiornare la previsione che dava per imminente la parentesi soleggiata e mite dell'«Estate di san Martino». In pratica sta già avvenendo, ma da Firenze in giù (ieri a Roma 22 gradi alle 14!). Nel resto del paese l'anomala riscaldata potrebbe non arrivare. Detto ciò, venti miti e umidi come scirocco e libeccio mantengono le temperature troppo alte per il periodo. Una situazione che causa maltempo per le alte temperature dei nostri mari.
All'orizzonte pochi cambiamenti. L'anomalia termica ci accompagnerà tutta la settimana.
Al Sud, complice la rimonta dell'anticiclone nordafricano, si toccheranno i 24 gradi. Ma il clima mite avvolgerà tutta la Penisola. A Milano e Torino massime sui 17-18 gradi. Vorrà dire che il riscaldamento globale farà risparmiare sulla bolletta del gas.
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