Precipita un Antonov ucraino: è giallo

L'aereo caduto in Grecia, a bordo 12 tonnellate di armi. Otto vittime, allarme fumi tossici

Precipita un Antonov ucraino: è giallo

Le 12 tonnellate di carico pericoloso a bordo dell'Antonov precipitato sabato notte nella piana di Kavala, nella Grecia settentrionale, non sono radioattive. Lo ha confermato il sindaco del piccolo comune di Pangaios, Filippou Anastasiadis, dopo le preoccupazioni sollevate per alcune macchie bianche trovate vicino ai resti del velivolo.

Si tratta di un aereo di proprietà di una compagnia privata americana, che era immatricolato in Ucraina, partito dall'aeroporto di Nis Serbia e diretto in Bangladesh, con scali intermedi in Giordania (Amman) e Arabia Saudita (Riyadh). L'area dell'incidente è stata subito transennata e ai residenti è stato consigliato di tenere le finestre chiuse, mentre ieri i vigili del fuoco hanno raccontato che si sentivano bruciare le labbra e che una polvere bianca fluttuava nell'aria.

Aveva un equipaggio di otto persone, tutti ucraini. Sei sono stati individuati dai Vigili del Fuoco greci con l'aiuto di droni: si attende l'esame autoptico per sgomberare definitivamente il campo da altre ipotesi. Intanto le squadre di sminamento continuano nel difficile compito di localizzare le munizioni che sono sparse attorno al relitto.

Sono ancora molte le domande che circondano il carico trasportato dall'aereo, visto che la Serbia esporta principalmente munizioni in vari paesi del Medio Oriente. Ma le forze armate serbe non hanno Antonov An-12: in passato ne avevano due di cui uno si è schiantato in Armenia nel dicembre 1988, mentre il secondo è stato venduto nel 1998 a una compagnia aerea privata bulgara. L'aereo aveva inviato una richiesta di soccorso all'aeroporto di Chrysoupolis a causa di un guasto al motore, ma poco dopo è stato perso dal radar e si è schiantato.

La zona dell'incidente resta senza elettricità perché sono stati danneggiati alcuni generatori, dunque manca anche l'acqua in due comuni. Secondo alcuni testimoni oculari, il segnale dell'aereo è stato perso subito dopo che il pilota ha lanciato il may day: da alcuni video amatoriali si può vedere l'aereo in fiamme che precipita velocemente prima di colpire il suolo.

Il carico dovrebbe essere composto da proiettili di addestramento per mortaio M62 da 60 mm, da 82 mm e razzi di mortaio M67 da 82 mm. Ingenti le misure di soccorso messe in campo dal governo greco, con personale dell'esercito e 30 vigili del fuoco che stanno predisponendo un corridoio sicuro per il trasporto e la decontaminazione dei corpi. Sul posto è impegnata anche la Squadra Speciale di Difesa Nucleare-Biologica-Chimica, che si è trovata dinanzi ad uno spettacolo agghiacciante con resti umani in vari punti sul luogo dell'incidente. Ma il problema principale che si pone resta la sostanza bianca su cui le indagini proseguono.

La zona di Kavala è strategica non solo per le rotte militari connesse alla guerra in Ucraina, ma perché è il fulcro di due snodi: la via Carpathia, una sorta di bretella autostradale transnazionale in orbita Nato che entro il 2025 collegherà la Lituania con Salonicco in Grecia; e il deposito di gas nel vicino porto di Alexandroupolis. Quest'ultimo è particolarmente significativo nel dossier energetico, perché prevede la costruzione di un'unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione entro la fine del 2023.

Il porto di Kavala recentemente è stato interessato da un piccolo giallo: la società Hellenic Petroleum Company di Kavala ha deciso di licenziare 185 lavoratori di cui almeno 26 pare avrebbero violato le regole di sicurezza non si sa ancora se in autonomia o se spinti da servizi stranieri.

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