"Presidenzialismo anti-democratico? Follia". Così Renzi stronca Letta

Matteo Renzi sferza Enrico Letta e i suoi alleati che da giorni si sono aggrappati al tema del presidenzialismo come minaccia della democrazia

"Presidenzialismo anti-democratico? Follia". Così Renzi stronca Letta

Mentre Enrico Letta si sbraccia per cercare di delegittimare la coalizione di centrodestra, aggrappandosi a fantomatiche derive anti-democratiche che non esistono nella realtà, la coalizione guidata da Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini prosegue nel suo lavoro. Il programma dei singoli partiti in comune è stato già preparato da tempo. Tra i punti del programma c'è anche il presidenzialismo, o semi-presidenzialismo, che nelle ultime settimane ha fatto molto parlare a sinistra, dove hanno iniziato un attacco sistematico al centrodestra, accusato di voler minare la democrazia. Attacchi pretestuosi, criticati anche da Matteo Renzi.

Il leader di Italia viva, che ha deciso di fare cartello con Carlo Calenda per le prossime elezioni, non approva il presidenzialismo come forma istituzionale, ma non per questo taccia la controparte di essere pericolosi insurrezionalisti. "In molti gridano alla deriva antidemocratica perché la destra ha proposto il presidenzialismo. Follia. Il presidenzialismo è radicato in tante moderne democrazie occidentali. Io preferisco l'elezione diretta del Premier, non del Capo dello Stato, ma questo non significa che la proposta della destra sia un attentato alla libertà. Impariamo a rispettarci, anche da avversari", ha detto l'ex premier Renzi nella e-news del suo partito.

Sempre in relazione alle accuse mosse dalla sinistra di Enrico Letta a due dei tre leader del centrodestra, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, Renzi smonta quelli che nell'ultimo periodo delineano profili anticostituzionali per il leader della Lega e per la leader di Fratelli d'Italia: "Meloni e Salvini non sono un pericolo per la democrazia: quando si vota, è sempre una festa della democrazia". Il leader di Italia viva va a tirare l'acqua al suo mulino quando dice che "hanno fatto promesse assurde, irrealizzabili, flat tax insostenibili e ingiuste". Ma porta il discorso su un piano politico e non di delegittimazione della persona.

"Rimettiamo in fila i fatti e diciamo le cose come stanno: se vincono loro non perderete la vostra libertà", scrive Renzi, prima di chiedere i voti per il Terzo polo con l'obiettivo di evitare la debacle elettorale.

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