Prigozhin: "Presa Bakhmut". Zelensky e Usa smentiscono. Putin schiera la difesa aerea per la sua residenza di Sochi

Sul palazzo dell'amministrazione comunale di Bakhmut da domenica notte sventola la bandiera russa

Prigozhin: "Presa Bakhmut". Zelensky e Usa smentiscono. Putin schiera la difesa aerea per la sua residenza di Sochi

Sul palazzo dell'amministrazione comunale di Bakhmut da domenica notte sventola la bandiera russa. «Tecnicamente la città è nostra. Il nemico è concentrato nelle aree occidentali», rivendica Yevgeny Prigozhin, lo «chef» di Putin a capo della compagnia Wagner, l'esercito di mercenari che nella cittadina del Donbass sta conducendo la più lunga offensiva russa in Ucraina. Una lotta in cui i due eserciti hanno investito molto, con importanti perdite da entrambe le parti, sebbene per gli analisti militari l'area avrebbe scarso valore strategico.

Kiev smentisce, assicurando di non avere ancora perso Bakhmut: secondo il portavoce del comando militare orientale ucraino le forze russe sarebbero molto lontane dal prenderla e anche per il capo dell'ufficio del presidente ucraino le affermazioni di Prigozhin sarebbero false. Sebbene poi - dettaglio insolito nelle note ufficiali di Kiev - lo Stato Maggiore ucraino nel suo rapporto di guerra quotidiano non abbia escluso la possibilità di una imminente completa conquista da parte della Russia. «Il nemico non smette di attaccare Bakhmut, cercando di prendere il pieno controllo della città», pubblicava lo Stato Maggiore su Facebook verso le 6 di ieri mattina. Qualche ora prima Prigozhin aveva diffuso un video in cui affermava che i suoi uomini avevano preso il controllo del distretto centrale e dell'amministrazione di Bakhmut, pur ammettendo che l'esercito ucraino era ancora presente nella parte occidentale della città. Con un gesto ancora più plateale lo «chef di Putin» aveva dedicato la vittoria al blogger ultranazionalista Vladlen Tatarsky, ucciso alcune ore prima in un attentato in un caffè di San Pietroburgo. Un personaggio considerato a lui vicino, Tatarsky, per le aspre e ripetute critiche che entrambi hanno mosso in passato contro i comandi militari di Mosca per gli scarsi successi nell'offensiva in Ucraina. Nonostante i proclami di vittoria del gruppo Wagner, anche gli Stati Uniti non confermano la presa della città. «La battaglia per Bakhmut non è ancora finita», ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby. L'esercito ucraino potrebbe resistere fino all'arrivo delle nuove dotazioni militari occidentali, attese a breve per sferrare la controffensiva di primavera.

Se a Bakhmut i russi stanno dando del filo da torcere al nemico, in Donbass i soldati di Mosca hanno registrato fallimenti e insuccessi, tanto che secondo il think tank americano Institute for the study of the war Putin starebbe valutando un rimpasto del suo comando militare proprio a causa del fallimento dell'offensiva invernale, che non è riuscita a raggiungere gli obiettivi del Cremlino di impadronirsi di tutte le regioni di Donetsk e Lugansk entro il 31 marzo, come programmato. Il presidente russo, intanto, starebbe pensando a rafforzare la sua difesa personale. Secondo il team di Alexei Navalny, l'oppositore russo ora in carcere, Putin avrebbe fatto installare un sistema missilistico di difesa area vicino alla sua residenza segreta nei pressi di Sochi. Lo riporta Ukrainska Pravda, citando navalny.live, che ha anche postato una foto della presunta difesa area, posizionata a un chilometro da un complesso di edifici che, secondo i documenti appartiene a Gazprom, ma che in realtà sarebbe appunto la residenza segreta dove lo zar va a sciare. Altre difese aeree sarebbero state installate anche nei dintorni di altre due residenze di Putin, a Valdaj e a Novo-Ogaryovo, e di alcuni edifici attorno al Cremlino. Sempre secondo Ukrainska Pravda le autorità di Mosca avrebbero anche iniziato ad abbattere le foreste per localizzare i sistemi di difesa aerea nella capitale russa.

Di ieri la notizia che il giornalista americano Evan Gershkovich, fermato la scorsa settimana in Russia

con l'accusa di spionaggio, ha presentato appello contro l'ordine di arresto emesso da una Corte di Mosca nei suoi confronti. Mentre gli Stati Uniti continuano a parlare con il Cremlino per arrivare alla sua liberazione.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica