Lo aveva detto in campagna elettorale. E lo aveva ribadito una volta nominata alla guida dell'esecutivo: «La sicurezza è uno dei punti essenziali della nostra sfida politica». Ora, con la legge di bilancio appena concordata con gli alleati, la Meloni mostra di mantenere la promessa. La sicurezza va implementata. E va dato un giusto riconoscimento, anche materiale, a chi lavora per la sicurezza di tutti.
«Voglio dire con chiarezza - spiega la premier nel corso della conferenza stampa di presentazione della manovra economica - che per noi la priorità quest'anno è soprattutto il rinnovo del contratto del comparto sicurezza. Penso non si possa più accettare una realtà in cui un poliziotto guadagna per lo straordinario poco più di sei euro l'ora, meno quanto prenda un collaboratore domestico: bisogna intervenire».
Il rinnovo dei contratti del comparto difesa e sicurezza è quindi tra gli obiettivi primari di questa manovra. La spesa dovrebbe aggirarsi intorno ai cinque miliardi. Che vanno ad aggiungersi ai 2,3 miliardi previsti per la Sanità.
Gli oltre sette miliardi per il pubblico impiego consentono, come spiega il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, di «riavviare il percorso dei rinnovi del settore pubblico, dando risposte tempestive alle realtà più sollecitate quali sanità, sicurezza e difesa».
Zangrillo, si dice «soddisfatto» anche delle altre misure contenute nel documento. «Abbiamo - dice - un obiettivo molto ambizioso, che è quello di far crescere il Paese, e ce la stiamo mettendo davvero tutta per riuscirci».
«Pur nella difficile congiuntura economica - sottolinea il sottosegretario all'Interno Wanda Ferro (Fdi) - il governo rispetta gli impegni assunti, dando i giusti riconoscimenti agli uomini e le donne impegnati ogni giorno a garantire la legalità e la sicurezza dei cittadini».
Parole di soddisfazione anche dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi che giudica questo stanziamento «significativo». E racconta che durante il Consiglio dei ministri c'è stata «una chiara indicazione sul fatto di mettere il comparto sicurezza e difesa in cima alla lista delle priorità». «È un giusto e doveroso riconoscimento - commenta il ministro - a chi fa questo lavoro, con la crisi migratoria e quella internazionale in atto». Una decisione, questa, sottolinea sempre il ministro, che ha raccolto l'unanimità dei ministri.
«L'annuncio del rinnovo del contratto del Comparto Sicurezza, Difesa e Soccorso Pubblico, scaduto ormai da due anni, è la dichiarazione attesa da tutto il personale in uniforme che quotidianamente serve il Paese
per garantire la sicurezza interna ed esterna» commenta il segretario generale del Siulp -. Un annuncio foriero per una propizia risoluzione rispetto al confronto con l'esecutivo preannunciato per i giorni 8 e 9 novembre».
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