Ogni tempo ha il suo demone da esorcizzare. Chi ha un po' di anni, si ricorderà che la televisione era per un bambino o un adolescente il diavolo corruttore crudele delle anime. Se ci si comportava bene, se si avevano terminati i compiti, si poteva accendere la Tv (al pomeriggio) e guardare Rin Tin Tin, il cane lupo capace delle più straordinarie imprese. Quindi non era la trasmissione l'oggetto da evitare per non farsi corrompere l'anima, ma la televisione in quanto tale.
Passa il tempo, e la nostra società tanto attenta soltanto con la retorica a non traviare i suoi figli, si inventa altri demoni da esorcizzare. Oggi, la creatura maligna è il telefonino. Certamente, il telefonino se uno, soprattutto se è un ragazzino, lo guarda sempre e instancabilmente tutto il giorno, rimbambisce. Ma è il telefonino a rimbambire o è il ragazzino già un rimbambito? È inutile fare del moralismo da quattro soldi: ci sono ragazzi (persone) stupidi e altri intelligenti. Grazie a Dio siamo diversi, e a generare paura e inutili proibizioni è il fatto che su questa terra ci siano differenze fondamentali, cioè l'essenza stessa della vita. La cosa ovvia diventa allora un mistero. Ovvio che una persona stupida usa il telefonino in modo stupido e, purtroppo, diventa ancora più stupida. Perché, è vero che il telefonino tenuto instancabilmente sotto il naso priva di una realtà più complessa che non si trova nella virtualità, ma se una persona usa il telefonino come uno strumento utile per comunicare, conoscere, relazionarsi con un mondo diversamente inaccessibile, questo diventa un oggetto meraviglioso, capace anche di risolverti problemi all'ultimo minuto.
Proibire il telefonino a scuola? Perché? Intano i genitori insegnino l'educazione ai loro figli. Il telefonino in classe non si usa perché disturba i compagni e si manca di rispetto al professore. È una questione di educazione, e il povero telefonino non è colpevole se ci sono dei maleducati. I genitori educhino al rispetto.
E i professori? Non siano noiosi, perché se il ragazzo stupido passerà il tempo a giocare con il telefonino, e comunque resterà un ignorante, quello intelligente userà quel piccolo demone per conoscere cose molto più interessanti di quelle che gli comunica il suo insegnate.
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