Romano Prodi ha deciso da che parte stare ed è quella del centrosinistra. L'ex premier punge Liberi e Uguali di Pietro Grasso: "Leu non è per l'unità del centrosinistra. Punto. Reni, il gruppo che gli sta attorno, il Pd e chi ha fatto gli accordi con il Pd sono per l'unità del centrosinistra". A questo punto affonfa il colpo e afferma: "Gli esponenti di Leu in questo momento non sono per l'unità del centrosinistra", spiega ad affaritaliani.it. Poi sull'appuntamento elettorale del prossimo 4 marzo sottolinea che andrà allae urne da elettore: "Certo che voto. Certo che vado a votare". Poi esprime un giudizio sulle liste presentate dal Pd e da tutto il centrosinistra: "Mi auguro che siano competitive. Sapete benissimo che ho sempre lavorato per la unità del centrosinistra. E quindi io solo questo posso ripetere". Sull'ipotesi larghe intese come sul modello della Grosse Koalitin alla tedesca tira dritto: "Non rispondo più". Infine sulle sue dichiarazioni l'ufficio stampa dell'ex leader dell'Ulivo fa sapere che "il presidente in una dichiarazione alla stampa ha solo ribadito che certamente andrà a votare e che voterà per l’affermazione del centro sinistra e che le forze fuori dalla coalizione non stanno lavorando per l’unità. Niente altro".
Durisima la replica rilasciata all'Ansa dal leader di Leu Pietro Grasso. "È sotto gli occhi di tutti che il centrosinistra non si è potuto ricomporre per volontà di Renzi. La composizione delle liste e le otto fiducie sulle legge elettorale sono segnali inconfutabili della volontà del Pd e di Renzi di fare altro". Poi Grasso chiede a Prodi: "Ritieni la finta coalizione che ha messo in piedi Renzi, che lo costringerà a votare Casini a Bologna anziché Errani, un centrosinistra unito? Noi in quel tipo di coalizione non ci possiamo stare". Sulla stessa linea anche il coordinatore di Mdp, voce di LeU, Roberto Speranza: "Togliere l'articolo 18, fare la riforma della scuola contro insegnanti e studenti, mettere 8 volte la fiducia su una pessima legge elettorale. Questo, non altro, ha rotto il centrosinistra. È forse di centrosinistra candidare al parlamento Casini, Lorenzin e Viceconte? A me sembra solo che si prepari il patto Renzi-Berlusconi".
Anche Pierluigi Bersani, intervistato da Giovanni Floris a DiMartedì su La7, non risparmia il Professore. "Che il Pd sia per l'unità del centrosinistra è abbastanza curioso", aggiunge. "Non la faccio lunga: stiamo andando a votare con una legge che il Pd ha fatto con la destra, non l'ha mica fatta con noi". "Nel Pd - spiega ancora - è stata liquidata buona parte di quelli che parlavano di centrosinistra.
Quando candidi in Sicilia sodali di Cuffaro o di Lombardo, in Lombardia il braccio destro di Formigoni, nel cuore dell'Emilia Casini e Lorenzin... È tutta gente che quando pensa al centrosinistra pensa di farlo con Berlusconi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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