La protesta dei No Pass: "Siamo pochi"

Nessuna "marcia su Roma", come promesso, alla vigilia dell'entrata in vigore dell'obbligo di super green pass per i lavoratori over 50

La protesta dei No Pass: "Siamo pochi"

Nessuna «marcia su Roma», come promesso, alla vigilia dell'entrata in vigore dell'obbligo di super green pass per i lavoratori over 50. Nella capitale, con il centro blindato per l'occasione, i No vax ci sono venuti, ma la manifestazione è stato un mezzo flop. Erano circa 200, non i «milioni» ipotizzati dal generale Pappalardo, uno dei promotori. «Ci hanno bloccati, altrimenti saremmo stati molti di più», dice.

Si sono ritrovati in piazza Venezia, non più al Circo Massimo, che è rimasto vuoto. La manifestazione non era stata preavvisata e per questo i promotori saranno denunciati. Mentre la posizione dei partecipanti, quasi tutti identificati, è a vaglio degli investigatori. Tra i denunciati anche il leader No vax Nicola Franzoni, intercettato a Velletri. Per lui l'accusa è di istigazione a delinquere in relazione ad alcuni video pubblicati nei giorni scorsi in cui incitava a forzare i controlli con i camion. Altri manifestanti sono stati individuati durante i controlli predisposti in varie zone della città e invitati a lasciare camper e altri mezzi per raggiungere il centro della città. Al termine della manifestazione una settantina di persone sono rimaste accampate con le tende a Piazza San Marco. C'era nervosismo tra i presenti. «Siamo pochi, siamo pochi. Ci hanno preso in giro», si lamentava una donna. «Ci siamo pure organizzati per essere quattro gatti», diceva un'altra. Nervosismo rimbalzato sulle chat di Telegram: «Italiani dove siete sul divano?», scriveva uno degli organizzatori.

Urla di rito contro le forze dell'ordine che cercavano di riaprire la piazza, con il leader dei No vax di Torino, Marco Liccione, che tentava di calmare gli animi: «Non abbiamo la potenza numerica per manifestare, ma ci ascolteranno». «La gente come noi non molla mai», la risposta.

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