Forza Italia rompe gli indugi e candida, in Puglia, Adriana Poli Bortone. Sarà lei a correre per la carica di governatore della Regione. Lo ha reso noto il segretario regionale pugliese degli azzurri, Luigi Vitali, al termine della riunione del Comitato regionale di FI, convocato per oggi dopo la rottura definitiva (avvenuta ieri) con il candidato del centrodestra Francesco Schittulli, appoggiato da Fitto. "Dopo la nostra riunione - dice Vitali - proponiamo all’unanimità la senatrice Adriana Poli Bortone quale candidato per Forza Italia e la coalizione di centrodestra, con la lista di Salvini e tutti gli altri che si riconoscono in questa coalizione, augurandoci che questa candidatura sia condivisa e accettata dalla stessa senatrice Poli Bortone e condivisa con Fratelli d’Italia e Salvini. Ci auguriamo che sia la candidatura migliore per rappresentare l’intero centrodestra". Vitali aveva riunito l’esecutivo del partito per decidere assieme ai dirigenti, i consiglieri regionali e i parlamentari che si riconoscono nella linea di Berlusconi, il percorso da imboccare "dopo l’inopinata e ingiustificata esclusione del nostro partito dalla coalizione a sostegno del candidato Schittulli".
La diretta interessata fa sapere che deciderà - se accettare o meno la candidatura - dopo un confronto con Fdi: "Ringrazio Forza Italia per questa candidatura ma è una decisione che non intendo prendere al di là del confronto interno con il mio partito, Fratelli d’Italia. Nelle prossime ore sentirò la Meloni". Dalla Lega, intanto, arriva un'apertura all'accordo con FI, ma un secco no alla Poli Bortone. A renderlo noto è Umberto Volpi, luogotenente di Matteo Salvini in Puglia.
Meloni: ok se è candidatura che unisce
"Per noi di Fratelli d’Italia la priorità è battere la sinistra, in Puglia come altrove - dice Giorgia Meloni -. Stiamo provando a scongiurare la frattura della coalizione e a mantenere l’impegno ad appoggiare Schittulli uniti contro Emiliano, ma
assistiamo da più parti ad un gioco che finisce col favorire solo la sinistra. La proposta di Forza Italia di candidare a presidente una nostra storica e apprezzata esponente di vertice quale è Adriana Poli Bortone è per noi motivo di orgoglio, ma avrebbe significato, in coerenza con la nostra impostazione, solo se servisse a unificare tutta la coalizione, nessuno escluso e a rafforzare le prospettive di vittoria. In caso contrario - chiarisce Meloni - se finisse con l’essere ulteriore motivo di divisione e di percorso a perdere non sarebbe per noi possibile aderire a questa ipotesi. E credo, avendola ovviamente sentita, non sarebbe neanche dignitoso proporlo ad Adriana che già in passato si è sacrificata senza il dovuto riconoscimento".
Il cv della Poli Bortone
Settantadue anni, professore universitario in pensione (Letteratura latina), la Poli Bortone entrò in politica nel 1967, divenendo consigliere comunale della sua città, Lecce, nelle liste del Movimento sociale italiano.
Fu sempre rieletta fino al 1998, quando diventò sindaco (carica ricoperta fino al 2007). Nel 1983 fu eletta alla Camera dei deputati, confermata nel 1987, 1992, 1994 e 1996. Nel primo governo Berlusconi ricoprì l'incarico di ministro dell'Agricoltura, in quota Alleanza nazionale.
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