Quei Rolex regalati dai sauditi e "intascati" da Palazzo Chigi

Imbarazzo a Palazzo Chigi per i Rolex donati dall'Arabia Saudita alla delegazione italiana

Quei Rolex regalati dai sauditi e "intascati" da Palazzo Chigi

Matteo Renzi, si sa, non è papa Francesco. L'affaire Rolex li avvicina e li allontana. Il Santo Padre, tanto per capirci, ne ha ricevuto uno in regalo e subito l'ha messo in palio per una lotteria che serve a finanziare i senzatetto e i profughi. Un'azione meritoria che il Vaticano non ha sbandierato ai quattro venti. E nemmeno Palazzo Chigi ha sventolato ai quattro venti che i Rolex donati da Riad alla delegazione italiana in visita in Arabia Saudita sono "per caso" finiti nelle disposizioni della presidenza del Consiglio.

A ripercorrere la roccambolesca notte tra l'8 e il 9 novembre dello scorso anno, quando Renzi capitana una delegazione in visita in Arabia Saudita, è il Fatto Quotidiano descivendo le bizzarrie dei nostri funzionari che quasi fanno a botte per accaparrarsi i preziosi orologi donati dagli arabi. Al momento dei saluti vengono, infatti, offerte agli ospiti due tipologie di scatolette: una conteneva bellissimi Rolex da 20mila euro, l'altra orologio made in Dubai dal valore di 4mila euro. Succede che uno dei funzionari di Palazzo Chigi al seguito di Renzi prova a sostituri l'orologio meno pregiato col Rolex facendo scoppiare una vera e propria rissa tra i presenti e obbligando i capi delegazione a sequestrare tutti i regali.

Regali che, come spiega una nota di Palazzo Chigi, sono finiti "nella disponibilità della presidenza del Consiglio". Eppure in Italia sono da tempo in vigore leggi che vietano ai politici di accettare regali che superano il valore di 150 euro.

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