C'è gente che si può sempre chiamare se c'è bisogno di qualcuno che peggiori la situazione. Tipo quelli che si mettono sugli argini dei fiumi in piena per scattarsi «i selfie». Per soppesarli basterebbero anche solo «i selfie», a dire il vero. Ma loro vogliono di più, e allora scelgono come sfondo del ricordo digitale la location franante sull'acqua straripante: ci vuole del genio puro. E sembra ci sia un sacco di genio in giro in queste ore dalle parti dell'Emilia Romagna (anche in Piemonte, a dire il vero, luogo di serenate «estreme») dove i carabinieri, già oberati dall'emergenza maltempo e dai conseguenti interventi, devono pure preoccuparsi di questi turisti del tragico che si mettono a fare l'occhiolino a una morte imbecille. Sembra che la moda si sia sparsa talmente in fretta e abbia trovato talmente tanti estimatori che il sindacato dei Carabinieri si è visto costretto a diffondere una nota. Con toni così condivisibili nei confronti degli spasmodici dello scatto, che in un solo colpo si sono vendicati di decenni di inopportune barzellette a loro carico.
«L'associazione sindacale Sim Carabinieri esprime profondo sdegno per il comportamento irresponsabile di chi, in piena emergenza alluvionale, si espone al pericolo avvicinandosi agli argini dei torrenti in piena, per scattare selfie. Questo atteggiamento sconsiderato non solo mette a rischio la propria incolumità, ma distoglie risorse preziose e personale impegnato in operazioni di soccorso a favore di chi ha realmente bisogno di aiuto» stigmatizzano ineccepibilmente i rappresentanti dell'Arma e aggiungono anche «è inaccettabile che i nostri colleghi che, in Emilia Romagna, con generosa dedizione stanno prestando soccorso alle popolazioni colpite dall'alluvione, siano costretti a deviare il loro intervento per allontanare persone che, stupidamente, hanno raggiunto gli argini dei torrenti a rischio esondazione per farsi un selfie».
Forse i carabinieri potrebbero stabilire che tutti cellulari usati a tal fine debbano essere gettati nelle acque inquiete. O che i soggetti degli scatti vadano radiati dai social a tempo indeterminato. Invece porteranno pazienza e porteranno pure in salvo qualche imbecille. Tanto si sa: nella vita, o sei Houston o sei il problema.
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